Giovedì 27 ottobre a Torino riprende il processo Eternit. Laura D’Amico: «Chiederemo di includere tutti i casi di morte»

di m.f.

Riprendono giovedì le udienze del Processo Eternit-bis, una nuova vertenza dalla quale le vittime dell’amianto si aspettano finalmente quella giustizia negata dalla sentenza della Corte di Cassazione che nel novembre del 2014 cancellò il processo ritenendo prescritto tutto quanto. L’Eternit-bis si era interrotto oltre un anno fa perché il gup del Tribunale di Torino, nel corso delle udienze preliminari, aveva ritenuto opportuno rifarsi alla interpretazione della Corte Costituzionale sulla invocazione - da parte delle difese dell’imputato (lo svizzero Stephan Schmidheiny) - del principio giuridico del ne bis in idem secondo il quale nessuno può essere giudicato due volte per gli stessi fatti. Ora dopo il pronunciamento della Corte si torna in aula. Dice l’avvocato Laura D’Amico, legale delle vittime: «Insisteremo sulla necessità di includere tutti i casi di morte, anche quelli compresi nel primo processo, e di formulare un rinvio a giudizio per dolo eventuale». Il servizio su Il Monferrato di martedì 25 ottobre 2016