Invasione di farfalline urticanti: non sono pericolose per l'uomo, ma fanno male. Sulle piante vanno combattute
Invasione di farfalline nei giorni scorsi specialmente nei paesi della pianura: molte le segnalazioni soprattutto a Trino e a Villanova. In quest'ultimo paese sono finite dal medico una trentina di persone che manifestavano pruriti e orticaria, preoccupate sulla causa di queste reazioni allergiche.
«Siamo invasi da queste farfalline bianche - ha commentato il sindaco Mauro Cabiati - ho allertato anche gli enti competenti facendo una segnalazione. Inoltre sono tante le persone che quando vengono a contatto con le farfalline manifestano problemi di orticaria e prurito».
Sulla questione abbiamo sentito Luca Balbo coordinatore del progetto di lotta alle zanzare IPLA sul nostro territorio: «La farfalla fa parte della famiglia dei limantridi, specie di falene, ed è un defogliatore».
Ma come mai in quantità così elevata? «Il numero varia da stagione a stagione. Depongono le uova sotto le foglie delle piante: questo permette una protezione dagli agenti atmosferici. Quando arrivano i primi caldi, come quelli dei giorni passati, si manifestano in numero elevato. Ma, come detto, non è possibile prevedere questo fenomeno in quanto le annate sono sempre diverse. Sta succedendo come il caso dell’hyphantria a Casale».
E per il prurito? «Queste farfalline non sono dannose per la salute. Ma per la loro costituzione hanno setole che se vengono a contatto con la nostra pelle possono essere urticanti. Per questo motivo molta gente ha avuto reazioni allergiche. Poi i problemi, logicamente, variano da persona a persona: c’è chi prude poco, chi invece di più».
Trattamento fitosanitario
Soluzioni per eliminare il problema? «Quando si manifestano così numerose, ovvero quando toccano il picco più alto, poi si registra un rapido crollo e tendono a scomparire. È bastato però la pioggia di venerdì scorso per eliminarne una buona parte».
Anche a Trino, in particolare nelle aree verdi e nelle ore serali, c’è stata un’invasione di “hyphantria cunea”, i lepidotteri che falcidiano le foglie di querce, olmi e tigli. Le pareti di molte abitazioni sono interamente ricoperte da questi insetti - attratti in particolare dalle fonti di luce e dagli oggetti di colore bianco - la cui proliferazione avviene soprattutto in estate e in presenza del gran caldo. Le larve sono molto aggressive e dannose per gli alberi. A Trino si è già corso ai ripari e già nella giornata di lunedì, la Partecipanza, che si occupa della gestione del verde pubblico, ha predisposto un primo trattamento fitosanitario sulle foglie degli alberi di corso Casale, via Pasubio e corso Roma e lo stesso dovrebbe avvenire per altre zone periferiche della città che sono state prese d’assalto dalle farfalle bianche.
«Il caldo atipico della settimana scorsa ha sicuramente contribuito ad anticipare la schiusura delle uova - ci ha spiegato l’assessore all’Ambiente Massimo Negri - è chiaro che in futuro si cercherà di intervenire in anticipo per arginare questo tipo di fenomeno».