Articolo »
Collaborazione pubblico e privato
Valenza: partirà ad ottobre il corso Its sul gioiello
L'annuncio dell'assessore regionale Chiorino in visita in città

«A ottobre partirà il corso Its sul gioiello. L’importante è che il ‘sistema Valenza’, pubblico e privato insieme, si impegni a rispettare le scadenze: entro una decina di giorni la individuazione della sede, poi avrà sei mesi di tempo per presentare le progettualità». Elena Chiorino, assessore regionale a Lavoro, istruzione e formazione professionale, al termine della visita (è la seconda volta) della sede di Valenza del For.Al (consorzio per la formazione professionale nell’alessandrino, guidato da Alessandro Traverso), ha usato parole chiare e nette. Finalmente è arrivato l’atteso momento dell’avvio del corso per il quale la città dell’oro si è preparata fin dal 2019, con in prima fila la Fondazione ‘Mani Intelligenti’, salvo poi dover fare i conti con la pandemia che ha bloccato e ritardato il progetto? La risposta è positiva, almeno secondo la politica.
La politica è decisa
Chiorino è apparsa decisa, altrettanto ha fatto il Comune di Valenza con il sindaco Maurizio Oddone, affiancato dal vice, Luca Rossi: massima disponibilità e impegno a investire anche rispetto alla possibile sede. Che sarebbe stata già individuata nell’antico complesso di San Domenico (ex scuola elementare Carducci) definito da Pier Francesco Corcione, presidente della Fondazione Its ‘Tessile abbigliamento moda’ (Tam) di Biella e direttore dell’Unione industriale biellese, un «posto meraviglioso, che andrebbe bene perché è inoltre già accreditato. Le imprese le abbiamo già e ora bisogna partire il più velocemente possibile per avviare la campagna di iscrizioni». Il numero minimo è di venticinque studenti. Le risorse? «Ci sono» assicurano sia la Fondazione Its, sia la Regione. La cifra necessaria è di circa 350.000 euro.
Quasi tutto bene
Tutto bene? Quasi. Per partire con la campagna per le iscrizioni è necessario che l’iter, compreso il bando, sia avviato il prima possibile. Un dirigente dell’assessorato regionale, presente all’incontro con Elena Chiorino, ha precisato che il bando «potrebbe essere pronto entro maggio. Siamo in attesa dell’erogazione delle risorse nazionali, quelle regionali ci sono già». Poi c’è il nodo dei lavori. Il complesso deve essere adeguato per ospitare il corso Its, però negli spazi dell’ex Carducci è anche prevista la nascita del Museo dell’arte orafa. «Bisogna trovare una soluzione per procedere con i due cantieri» dice il primo cittadino. La speranza è che la burocrazia non ci metta lo zampino, mentre il sistema delle imprese, rappresentato da Alessia Crivelli (vicepresidente Confindustria Federorafi e presidente di ‘Mani Intelligenti’ che riunisce 46 aziende, compresi i più famosi brand internazionali) è ampiamente pronto.
Subito occupati
Gli Its (Istituti tecnici superiori) in Italia sono 104 e sono realizzati in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca ed enti locali per sviluppare nuove competenze in aree tecnologiche. Sono nati una decina di anni fa e la chiave del successo è lo stretto legame con le imprese e i territori. In Piemonte sono sette e la media occupazionale degli studenti è di circa il 92/95 per cento a meno di un anno dal diploma.
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"