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Appuntamenti

Un vigneto, una storia, un territorio. Vignale ha celebrato il Grignolino

Un centinaio di "winelover"

Domenica 20 settembre, Vignale e il Monferrato sono tornati a celebrare l’Antico Piemontese: un vigneto, una storia, un territorio, un carattere e un vino, più precisamente denominato Grignolino. Sono partiti da un appellativo netto ed evocativo i vignaioli monferrini, per recuperare l’identità di uno dei vigneti storici di questa terra e, in suo onore, hanno ideato un appuntamento che lo eleva ad unico protagonista enologico dell’evento, già a partire dall’articolo, rigorosamente determinativo.  Le prime notizie sul Grignolino risalgono al 740, durante il regno del longobardo Re Liutprando. Apprezzato per secoli, all’inizio del ‘900 venne considerato tra i principali vitigni piemontese e quotato come Barolo e Barbaresco. Negli ultimi decenni, è tornato ad imporsi tra i protagonisti della tradizione piemontese con la sua inconfondibile aura: colore rubino chiaro, il profumo particolare e il gusto sapido, netto e leggermente amarognolo, ma delicato. Sul lungo bancone delle degustazioni allestito a Vignale domenica, il Grignolino “si è fatto in tre” per raccontarsi in tutte le sue sfumature e declinazioni: spumante, giovane e Monferace. Tre versioni per esprimere le tre stagioni della vita: vivacità, carattere e maturità.

Al centinaio di winelover partecipanti, l’Antico Piemontese, organizzato dal Consorzio Colline del Monferrato Casalese e dall’Ais di Casale Monferrato e Asti, ha offerto una singolare occasione di apprezzare “identità e differenze”, tra terroir, annate (dal 2012 al 2019) e la maestria dei vignaioli monferrini.

“Gli amanti del Grignolino hanno avuto l’occasione di apprezzare ben 70 diverse etichette. La versione giovane è stata una conferma nel gradimento; quella spumante, una piacevolissima sorpresa; l’invecchiato è stato giudicato interessante e importante, difficile da riconoscere” hanno osservato i sommelier. Tra i degustatori, anche molti produttori: “crediamo molto in questa produzione che, più di altre, identifica marcatamente il nostro territorio; il banco di Vignale, ci consente stimolati confronti”. “Il Grignolino è il vino che più evoca, al mio palato, sensazioni piacevoli e il sapore della mia terra” sorride il sindaco Tina Corona; con lei, Ermanno Accornero, uno dei maggiori sostenitori del Grignolino e del Monferace.


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Michele Castagnone

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