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L’omaggio alle arti
Casale torna capitale della fotografia. MonFest sale “sul palco”
La nuova edizione si svolgerà dal 30 novembre al 4 maggio 2025
Casale Monferrato torna a parlare di fotografia con la seconda edizione di MonFest, il festival a cadenza biennale che ha visto il proprio felice esordio nel 2022, confermato con il Middle MonFest 2023 incentrato sull’antologica di Maria Vittoria Backhaus.
La nuova edizione si svolgerà dal 30 novembre al 4 maggio 2025. Realizzato con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, con la direzione artistica di Mariateresa Cerretelli e promosso dalla Città di Casale Monferrato, il MonFest continua il proprio percorso nel segno di un’identità tracciata fin da subito all’insegna del confronto della fotografia con le altre arti, e della contaminazione tra passato e presente. Il tema di questa seconda edizione sarà “On Stage” e le parole chiave saranno Cinema, Teatro, Musica, attorno a cui sarà costruito un ricco caleidoscopio di inedite visioni fotografiche articolate in 14 mostre, che andranno ad occupare alcuni dei luoghi più belli di Casale Monferrato.
A partire dal suggestivo Castello del Monferrato, sede principale del festival dove trovano accoglienza ben 12 esposizioni. “La Settima Arte” di Mimmo Cattarinich a cura di Armando Cattarinich e Maurizio Presutti, “Cinema On the Road” di Fiorella Baldisserri a cura di Elena Givone e Mariateresa Cerretelli è invece una mostra/reportage, “Claudio Abbado” di Cesare Colombo a cura di Sabina e Silvia Colombo, che presentano una selezione di fotografie del Maestro Claudio Abbado. E ancora “La passione per la scena - Il living theatre di Carla Cerati” di Carla Cerati a cura di Elena Ceratti, è un tuffo negli anni Sessanta in cui la Cerati inizia a interessarsi al lavoro della compagnia newyorkese. “Prima che accada” di Luca Canonici, “Teatralità” di Patrizia Mussa, “Al punto fermo del mondo che ruota” di Lia Pasqualino a cura di Andrea Elia Zanini sono tre tappe di una riflessione visiva sul tema del teatro. “Visioni” di Gabriele Croppi a cura di Susanna Scafuri, è un lavoro che parte dai fotogrammi di quattro caposaldi della Storia del cinema, Metropolis di Fritz Lang (1927), Quarto Potere di Orson Welles (1941), Stalker di Andrej Tarkovskij (1979), Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (1987), per arrivare ad una elaborazione digitale personale e emozionale. “Sounding Pictures” di Roberto Polillo a cura di Marco Pennisi. Da Miles Davies a Cecil Taylor, da Duke Ellington a Count Basie, Roberto Polillo a partire dal 1962 fotografa i giganti del jazz nei concerti di Milano e dintorni. E ancora “SPB” di Ando. In questa performance, SPB è l’acronimo di Sensitive Portrait Box: una cabina nera... “Jazz Spirit” di Pino Ninfa è un altro bel viaggio all’interno del mondo del jazz. “Ten Years of Rock and Roll” di Mathias Marchioni a cura di Luciano Bobba; “Pictures of you”di Henry Ruggeri a cura di Mattia Priori, una raccolta di immagini memorabili e di ricordi. Palazzo Gozzani Treville, splendida sede dell’Accademia Filarmonica di Casale, ospita invece “Favolosoteatro” di Giovanni Hänninen a cura di Renata Ferri. Nel Chiostro del Complesso di Santa Croce, sede del Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, in questo che è l’anniversario di Francesco Negri le sue foto saranno messe a confronto con le immagini di Marc Ferrez, maestro della fotografia brasiliana contemporaneo di Negri. A cura di Elena Givone e Ilenio Celoria.
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