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A Candia per lo scultore Cassino

Narciso Cassino è nato a Candia Lomellina il 27 febbraio 1914 da Francesco e Pianca Clementa, in via Madonna 1, dove ha sempre conservato abitazione e studio. Ultimati gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera con maestri di grande fama, tra cui Aldo Carpi e Francesco Messina. A Milano è poi tornato come docente di Figura e Ornato al Liceo artistico e all’Accademia, dove ha insegnato fino al 1979, con studio in Piazza Napoli al Giambellino (dal nome del pittore rinascimentale Giovanni Bellini), anche se non volle mai abbandonare il paese natale. Artista di grande rilevanza e con lusinghiere affermazioni, ha dedicato l’intera vita alla figura e alla scultura, fin dalla prima mostra nel 1936 . Premiato per la scultura alla Biennale di Venezia del 1942, nel 1949 a San Remo, poi ad Alessandria nel 1951 e all’Angelicum di Milano, dove nel 1953 gli sono stati assegnati premi nazionali di scultura per l’arte sacra. Altri importanti riconoscimenti nel 1954 alla Mostra Nazionale di Carrara, ad Ancona nel 1959, dove ha ottenuto il premio Marche, e a Forlì nel 1960 col premio Garzanti per la scultura figurativa. Nello stesso anno a Torino alla mostra Autunno Piemontese Narciso Cassino ha avuto la medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione e nell’ambito della stessa rassegna il premio Piemonte, assegnato nel 1966. Nel 1968 a Firenze ha conseguito un riconoscimento alla mostra Arte e Sport, ed ancora nel 1977 gli è stato assegnato il premio per la scultura. Nel 1968 è stato premiato alla mostra nazionale d’Arte Sacra di Roma. Fra le numerose rassegne, sono degne di essere ricordate la “personale” allestita a Modena dall’Associazione Modenese della Stampa e la mostra antologica che si è tenuta nel Castello Sforzesco di Vigevano. L’artista lomellino è autore del colossale gruppo statuario della “Mater Dei” che sovrasta il Santuario della Madonna della Guardia di Tortona (la più grande statua bronzea al mondo posta in cima a un edificio con 14 metri di altezza e 12 tonnellate di peso) e dei modelli per la porta della Chiesa Madre della Pia Società San Paolo di Alba. Nel 1980 alla mostra d’arte sacra in onore di San Benedetto a Norcia e Spoleto gli è stata assegnata una delle tre medaglie per meriti artistici. Nello stesso anno ha vinto il concorso per il gruppo marmoreo di Don Orione per il Duomo di Milano che è stato collocato all’esterno della basilica ambrosiana. Alcune sue opere sono presenti a Ravenna presso il Museo del Centro Dantesco nel Convento Francescano. Opere dello scultore sono inoltre conservate in Vaticano, presso il Museo d’Arte Moderna di Milano, a Brescia presso il Museo d’Arte Contemporanea “Arte e Spiritualità” e presso numerose collezioni private. A Candia affreschi e sculture in parrocchiale e il mosaico sulla facciata della chiesa di San Michele. Narciso Cassino è scomparso, quasi novantenne, a Candia Lomellina il 31 gennaio 2003 ed è sepolto nel cimitero all’ingresso del paese (per chi arriva da Casale). Nuovi gessi nell’Archivio comunale Appuntamento al comune di Candia nel centenario della nascita di Narciso Cassino che sarà ricordato sabato (29, ndr), in occasione dell’inaugurazione dell’Archivio storico e della donazione di gessi dell’artista. Il convegno si apre alle 10 nella sala Cassino (consiliare) del Comune con interventi di: Franco Poma (Cassino: un artista del suo tempo), Giuseppe Castelli, assessore alla cultura (Dalla Mater Dei di Tortona alle porte di San Paolo di Alba), Giovanni Rossi (Conversazione su un artista lomellino) e Siro Brondoni (Ricordo di un’antica amicizia). Alle 11,30 trasferimento al vicino archivio che ospita anche alcuni gessi appena donati dalla signora Candida Lugani Cassino. Nel nostro Viaggio lomellino martedì mattina al primo piano del Comune di Candia ci accoglie l’impiegata Rita Gurian (amica di fb dal tempo di un Viaggio Stat nelle Fiandre), poi arriva l’assessore Castelli. Attraverso il cortile, la palestra coi i bambini che fanno ginnastica e una stalla con colonne ottocentesche in granito, raggiungiamo i locali dell’Archivio storico comunale, ordinato da Emilia Mangiarotti. Sono al lavoro le volontarie Marilena Migliavacca e Ansandri Mariarosa, cui si aggiunge anche Adriano Lazzarin dell’associazione “Candiamo”. Sono già pronti per noi molti documenti dei Cassino: uno stato di famiglia del 1936, i nomi degli antenati con le proprietà nel catasto figurato settecentesco (dove figura il cognome latino Cassinus) e nei registri di epoca napoleonica. Tra le curiosità l’antico testamento di Giacomo De Scottis del 1468 con il lascito della cappellania laicale (prima scuola di Candia) per la fondazione dell’Ospedale. Mentre studiamo altre carte (non dimenticando gli avi Pellarolo di Laura Rossi con enclave argentina) arrivano proprio (Carramba che sorpresa) i gessi che saranno esposti da sabato. Emozione e ricordi: anni fa Cassino, al ritorno a tempo pieno a Candia volle mostrarci tutte le sue opere in studio, da qualche parte abbiamo le foto scattate da Bebbe Mantovani). Facemmo poi a Cassino anceh da guida a un Festival Vignaledanza. Sempre da casa Cassino ecco anche un quadro con il giovane Narciso con i genitori. Prima di uscire dal municipio, una breve sosta alla sala consiliare dedicata sempre a Narciso Cassino, con una statua di bronzo raffigurante “David” e due gessi. Su una parete un affresco staccato, proveniente dall’antico ospedale di Candia, opera di Gugliemo Caccia, è uno dei tanti tesori nascosti della Lomellina, merito del prof, Castelli di cercare di portarli in luce.

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