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Don Marco Ricci vince il Premio “Luisa Minazzi - Ambientalista dell’Anno”

Negli anni ha raccolto il grido di dolore di tante persone morte ed ammalate di tumore e leucemia nella zona di S. Vito.

E’ stato assegnato a don Marco Ricci l’undicesimo Premio “Luisa Minazzi - Ambientalista dell’Anno”.

Il sacerdote di Ercolano, in prima linea nella Terra dei Fuochi, è stato premiato oggi, venerdì 1 dicembre, nel corso di una cerimonia tenutasi nella Sala Consiliare del Comune di Casale Monferrato.

Sono stati tanti i votanti (a mezzo posta, online e tramite le urne presenti in vari luoghi in città) che hanno decretato il successo del Premio, promosso da Legambiente e dal mensile La Nuova Ecologia, che dal 2012 ha trovato casa a Casale Monferrato.

Il Premio da allora è infatti intitolato a Luisa Minazzi, direttrice didattica, amministratrice comunale casalese, attivista nella lotta all’amianto, morta di mesotelioma nel 2010, a 58 anni.

Le battaglie che hanno visto protagonista Luisa a tutela della salute sono simili a quelle che vedono oggi protagonista Don Marco Ricci. Nato a Napoli nel 1973, Marco è cresciuto e vissuto ad Ercolano, città degli scavi e del Vesuvio. Dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Tecnico Commerciale e aver frequentato un anno alla Facoltà di Economia e Commercio, è entrato nel Seminario di Napoli e ha studiato presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ordinato sacerdote nel 1998 1998 dal cardinale Michele Giordano, è un pastore sensibile ed attento alle necessità delle persone e vive il suo ministero sacerdotale prettamente tra la gente fuori le mura della Chiesa. Attualmente è parroco nella città di Ercolano presso la parrocchia S. Cuore di Gesù, la più vasta della diocesi di Napoli per estensione territoriale, alle falde del Vesuvio, nel cuore dell’omonimo Parco Nazionale.

Negli anni Don Marco ha raccolto il grido di dolore di tante persone morte ed ammalate di tumore e leucemia nella zona di S. Vito e, dopo aver constatato un’elevata percentuale di morti ed ammalati nel territorio parrocchiale, ha fondato l’Associazione “Salute Ambiente Vesuvio” di cui è presidente.

Grazie alle sue denunce sono stati rinvenuti rifiuti tossici interrati nel Parco Nazionale dalla camorra negli anni 80-90; ancora oggi, con l’aiuto dei volontari dell’associazione, svolge una costante azione di denuncia e sensibilizzazione sulla salvaguardia del creato. Ha vissuto alcune esperienze missionarie ed è anche socio onorario dell’Associazione Antiracket “Ercolano per la legalità”.

I candidati al Premio “Luisa Minazzi - Ambientalista dell’Anno” 2017 erano otto: oltre a don Marco Ricci, Antonello Brunetti di Castelnuovo Scrivia a capo della mobilitazione contro il Terzo Valico; Isabella Conti il sindaco anticemento di San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna; Cristina Gerardis impegnata come avvocato dello Stato contro lo smaltimento illecito di rifiuti nella discarica di Bussi (Pe); il GOEL gruppo di imprese etiche operanti in Calabria, rappresentato per l’occasione da Fratel Stefano Caria; il giornalista del programma di RaiTre “I dieci comandamenti” Domenico Iannacone; la mamma green blogger Linda Maggiori; il Manzella Quartet, un gruppo di musicisti che utilizza materiali di riciclo.

Ognuno di loro, intervistato nel corso della serata dalla giornalista Marina Maffei, ha potuto raccontare la propria esperienza, trasmettendo al numeroso pubblico un messaggio importante: tutti possono, buttando il cuore oltre l’ostacolo, fare cose straordinarie e raggiungere obiettivi eccezionali. Per questo, ad ogni candidato al Premio è stata assegnata una menzione, che attesta l’alto valore dell’operato di ciascuno.

Il Comitato che organizza il Premio “Luisa Minazzi - Ambientalista dell’anno” raggruppa un folto numero di realtà associative del Casalese (Afeva - Associazione familiari vittime dell’amianto, Agesci gruppo Casale 1, Associazione dei comuni virtuosi, Auser, Avis, Circolo Verde Blu di Legambiente, Club Alpino Italiano - sezione di Casale Monferrato, Equazione, Fiab, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, L’albero di Valentina), alle quali si aggiungono la Città di Casale Monferrato e l’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino.

La premiazione è stata il momento centrale della prima edizione del Festival della Virtù Civica, che ha esordito a Casale Monferrato il 23 novembre e proseguirà con diversi appuntamenti fino al 5 dicembre (per info sul programma: www.festivalvirtucivica.it).

Il Festival, nato con l’intento di valorizzare la presenza a Casale Monferrato degli otto candidati al Premio Luisa Minazzi, si è ben presto trasformato in un contenitore originale e prezioso di idee ed esperienze. Complessivamente, sono infatti coinvolti oltre trenta ospiti, tra docenti universitari, rappresentanti di enti locali e associazioni, imprenditori, professionisti, giornalisti, artisti e comuni cittadini, che si distinguono per la loro attenzione all’ambiente e al prossimo.

Il Festival della Virtù Civica è ideato e curato dal Comitato organizzatore del Premio “Luisa Minazzi - Ambientalista dell’anno” con il sostegno della Città di Casale Monferrato e dell’Ente di gestione delle aree protette del Po vercellese-alessandrino.


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