Il Casale Calcio e Giulio Andreotti: incontro per Luigi Barbesino

Giulio Andreotti e il Casale Calcio... Nel febbraio del 2010 l’allora amministratore delegato del Casale Fabrizio Catenacci e il responsabile marketing Alberto Rossi sono stati ricevuti, in udienza privata, dal senatore Giulio Andreotti nel suo studio di Roma presso il Senato della Repubblica. Un incontro di rilievo, nato da un’iniziativa di Rossi che aveva preso contatto con la segreteria romana in occasione dei festeggiamenti per il Centenario nerostellato. Il filo conduttore della chiacchierata, è stato il mitico Luigi Barbesino, capitano del Casale scudettato e successivamente allenatore della Roma dal 1933 al 1937: una formazione giallorossa che giocava al Testaccio, molto cara al giovane Andreotti. «È stato un incontro particolarmente emozionante - ci aveva detto Rossi - perché Andreotti è un personaggio che ha realmente fatto la storia del nostro Paese; mantiene un ricordo vivo di Barbesino, sia perché è molto lucido a dispetto dell’età, sia perché i due si videro spesso in quel periodo, siccome l’allenatore era solito andare a mangiare con la squadra nel ristorante vicino a casa sua. Il senatore a vita ci ha parlato di un uomo dalla corporatura che metteva soggezione, con una forte personalità che spesso lo rendeva un po’ antipatico, tipica degli uomini di comando; Andreotti ha anche ricordato come in quegli anni il calcio romano fosse meno blasonato e importante del calcio piemontese in cui il Casale recitava un ruolo di primo piano». L’incontro è stato anche l’occasione per parlare di calcio a trecentosessanta gradi e il senatore ha evidenziato nella «trasformazione dei club di calcio in società per azioni e nelle successive quotazioni in borsa, la svolta che ha dato il via al calcio dei grandi numeri e sprechi». Catenacci ha regalato una maglia del Centenario e anche una copia del volume “Un Secolo Nerostellato”, scrivendo una dedica particolare: “Al Presidente Giulio Andreotti, il più grande dei grandi!”.