Giovani emergenti: Luigi Gatti, 25 anni, violoncellista di Altavilla
di Massimiliano Francia
Mosca e pizzetto un po' da pirata (alla Johnny Depp), un po' da moschettiere, Luigi Gatti gioca «minaccioso» come se l'archetto fosse un fioretto, ben sapendo che il suo vero duello lo deve affrontare pezzo dopo pezzo con le semicrome e le biscrome.
Venticinque anni, violoncellista, è fra i giovani monferrini emergenti, diplomato tre anni fa al Conservatorio Paganini di Genova con Nevio Zanardi e giunto proprio in queste settimane al termine di un faticoso ma gratificante triennio di specializzazione al Conservatorio di Parigi.
Figlio d'arte (la madre Gloria Ratti è pianista, soprano e docente della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Genova e il padre, Alfredo, è cornista) Luigi è venuto su a pane musica, fra un Allegretto e un Cantabile, e il primo (mini-)violoncello fra le ginocchia se l'è trovato quando aveva sei anni.
Attualmente suona uno strumento di Alberto Giordano, un liutaio di Genova, fabbricato nel 2005.
«Ma a me la musica piace tutta - dice - punk e rock compresi...».
Subito dopo il diploma Luigi aveva frequentato la Scuola di alto perfezionamento musicale a Saluzzo e aveva poi suonato in Svizzera e collaborato in Francia con musicisti di livello.
Ma l'ultima avventura è stata appunto quella parigina, tre anni di perfezionamento con Isabelle Veyrier dopo un severo esame di ammissione.
Poca «vita» nella città più romantica del mondo e tanto studio, ma una bella esperienza spiega il giovane musicista: «A Parigi c'è musica ovunque, oltre ai tantissimi concerti si suona nei musei, alle mostre. È grande la città ma è grande anche il clima culturale.
«Ma soprattutto c'è più attenzione e valorizzazione per la musica classica e i musicisti. E anche a livello scolastico, tanto per fare un esempio, il Conservatorio apre alle 8 della mattina e chiudono alle 22, da noi alle 19 sei fuori...».
Tre anni in cui ha anche trovato il tempo di suonare con la Sinfonica giovanile del Piemonte, la Filarmonica Pisana e altre orchestre.
E a metà giugno un'altra soddisfazione al concorso per una borsa di studio bandita dall'Associazione Amici del Conservatorio Niccolò Paganini e riservata ai diplomati degli ultimi anni sei, conquistata eseguendo una sonata di Brahams per violoncello e pianoforte.
Una trentina i candidati, tre le borse assegnate, oltre alla programmazione di un concerto che si svolgerà nelle prossime settimane.
E per il futuro?
«Quest'anno resterò in Italia per perfezionarmi con Enrico Bronzi della Fondazione musicale Santa Cecilia di Portogruaro e nel mirino, per l'anno successivo, c'è il Mozarteum di Salisburgo.
«Poi chissà... Sto pensando a qualche altro Paese d'Europa o all'America Latina dove ci siano più possibilità per un musicista».
Altre passioni e interessi?
«La cucina e il vino», che Luigi fa nella casa di Altavilla con il padre: barbera, ruché e grignolino. Perché per un giramondo che parla il «linguaggio universale» della musica è importante continuare coltivare le proprie radici monferrine.
In concerto
a Fubine il 19
Luigi Gatti sarà in concerto con l'«Ensemble Utique» a Fubine, il 19 luglio alle 21 nella Chiesa parrocchiale.
L'ensemble eseguirà il Quartetto op.110 n.8 di Dmitrij Shostakovich, la Dance sacre et profane di Claude Debussy (quintetto con arpa) e il Quartetto op.77 n.1 in sol maggiore di Franz Joseph Haydn.
Nei prossimi mesi con il «Quartetto Endimion», di cui fanno parte Clarice Binette, Ilaria Lanzoni e Marco Nirta, sarà inoltre in tournée a Cortina, a Roma, in Sardegna e a Firenze.