Ha senso avere Comuni lillipuzziani con tanti problemi? Meglio uno grande che può disporre di molte risorse
di Andrea Zanello
Cari sindaci della Val Cerrina, accolgo l'esortazione a "farci sentire" che ci ha rivolto con un appello il consigliere provinciale (nonché comunale a Cerrina) Corrado Calvo. Come consigliere della Comunità Collinare della Valcerrina ho provato anch'io a conoscere cosa intendono fare i sindaci, ma nell'ultima riunione (ormai quasi 4 mesi fa, a metà dicembre...) si è rimandata la discussione alla prossima riunione, che non si sa quando sarà... Approfondimenti e coinvolgimento degli abitanti? Ma quali? Ma quando? “Fare scelte coraggiose”, “Avere il coraggio di cambiare”, scrive Calvo: una mia proposta provocatoria di fondere tutti i Comuni della Comunità Collinare della Valcerrina in uno solo di circa 5.000 abitanti è stata accolta con lo stesso entusiasmo che può provocare una bestemmia in chiesa il giorno di Pasqua. Allora ho proposta una fusione almeno dei Comuni sotto i 1000 abitanti, per esempio Odalengo Grande (490 abitanti), Odalengo Piccolo (273),Villadeati (509), Villamiroglio (338), Moncestino (242). Macchè: i sindaci si porterebbero la fascia tricolore anche a far la doccia se potessero, non importa se di un comune di 200 0 300 abitanti. Altro che stare insieme. Sono stufo di presentare mozioni nel Comune dove sono consigliere (Odalengo Grande) e sentirmi sempre rispondere che per un Comune di meno di 500 abitanti non ci possono essere le risorse. Ma allora invece di Comuni microscopici facciamone uno ex novo che abbia ragione di esistere. Ha senso che ogni Comune lillipuzziano abbia la sua sede? Abbia il suo scuolabus? Ha senso che il tecnico comunale ci sia solo una mattina alla settimana? Ha senso che la segretaria ci sia solo due mattine la settimana (che poi è solo una, perché l'altra è impegnata col tecnico)? Eppure non paghiamo le stesse tasse di un grosso Comune dove i funzionari sono presenti tutti i giorni della settimana? Nella Val Cerrina continuano ad esserci due comunità Collinari (l'altra è la Colli e Castelli da cui i Comuni continuano ad uscire): quando ce ne sarà una sola? Anzi: quando non ce ne sarà più neanche una, dato che non servono a quello per cui erano nate e infatti sempre più comuni abbandonano. Le proposte che ho fatto in questi mesi avevano come risposta sempre la stessa: “non è di nostra competenza e lo gireremo ai rispettivi Comuni”. Che regolarmente ignoravano il tutto. Una proposta concreta: perchè il consigliere provinciale Calvo non si fa promotore (magari facendosi aiutare dal consigliere provinciale e sindaco di Cerrina Visca) di una conferenze straordinaria ed eccezionale dei comuni della Val Cerrina in cui si prova per l'ultima volta a fare scelte lungimiranti? Ne va del futuro della nostra cara e bella Valle.