Articolo »

Polemica per la scelta della location

A Trino cresce l'attesa per l'adunanza aperta del Consiglio comunale sul Deposito delle scorie

L'intervento degli esperti, poi la discussione sulle mozioni presentate dalla minoranza

Alcuni dei rifiuti radioattivi stoccati nel deposito temporaneo all'ex ventrale "Fermi"

Si terrà come previsto giovedì 11 gennaio, alle ore 21, nel salone della biblioteca civica, il Consiglio comunale in adunanza aperta sultema del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Saranno ascoltati sei esperti, tre indicati dalla maggioranza e tre dalla minoranza.

La maggioranza di “Trino e Robella Migliore” ha indicato Michele Rosati, geologo che dal 2000 lavora in Sogin e che dal 2013 fa parte della Funzione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico dove è responsabile dell’Area Qualifica di Sito e Geologia Applicata; il dottor Nicola Ippolito, fisico teorico, dal 2017 responsabile tecnico-scientifico della Divisione nucleare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e membro delegato per l’Italia nel Gruppo Questioni Atomiche del Consiglio dell’Unione Europea; l’ingegner Stefania Uras, lavora in Sogin dal 2002 e dal 2012 è responsabile dell’Area progettazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico ed è vice direttore della funzione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico in Sogin.

«La loro partecipazione consentirà ai Consiglieri comunali di attingere elementi puntuali sul progetto del Deposito nazionale e del Parco Tecnologico e sul relativo iter in corso dai tecnici delle Istituzioni e Società dello Stato direttamente coinvolte. Un approccio improntato alla “massima trasparenza” su un tema così delicato e complesso» ha sottolineato il sindaco Daniele Pane. «Nello specifico, invece di rivolgerci a voci di parte abbiamo ritenuto di far intervenire direttamente lo Stato attraverso i suoi tecnici, che avranno come unico obiettivo quello di illustrare il progetto e l’iter in corso per arrivare a localizzare l’area nella quale realizzare il Deposito Nazionale, senza alcun intento, o finalità, di voler sostenere posizioni a favore, o contro, chicchessia» aggiunge il sindaco.

La minoranza di “Impegno per Trino e Robella” ha invece indicato Dario Zocco, laureato in Scienze Biologiche, ha lavorato per 38 anni nell’ambito delle aree protette della Regione Piemonte, concludendo la sua carriera come direttore dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese; il dottor Carlo Giraudi, trinese, geologo, è stato dirigente di ricerca all’Enea al Centro Ricerche di Casaccia (Roma) e Saluggia, dal 1982 all’84 ha lavorato nell’ambito degli studi geologici promossi da Enel sulla sicurezza del sito PO1 (Trino) destinato a diventare sede di un impianto nucleare, fino al ‘90 è stato a Casaccia all’Enea come geologo nel dipartimento di protezione dell’ambiente per mettere a punto metodologie per la sicurezza dei siti nucleari; l’avvocato Gian Maria Mosca, di Crescentino, iscritto all’albo da 25 anni, è abilitato alla difesa di fronte alle Giurisdizioni Superiori, si occupa prevalentemente di diritto penale ed è specializzato in diritto agrario, ha esercitato e esercita il patrocinio in favore di associazioni senza scopo di lucro che si occupano di difesa dell’ambiente, del suolo, della salute pubblica e dei diritti civili.

«Tre persone che conoscono bene Trino e la nostra zona, perché qui vivono e lavorano, perché hanno studiato a lungo in decenni di attività professionale e di ricerca alcune delle caratteristiche del basso vercellese e del Monferrato. Si tratta di figure differenti tra loro, con competenze diversificate, individuate proprio in funzione del contributo che possono offrire alla discussione» fanno sapere i consiglieri di minoranza. «Potremo quindi contare su relatori che non sono solo professionisti esperti, ma che hanno una visione più ampia e profonda, grazie alla loro approfondita conoscenza del nostro territorio, con le sue peculiarità, le sue risorse da valorizzare, ma anche le fragilità di cui prendersi cura. Ecco una breve presentazione dei tre esperti da noi invitati». A seguire ci saranno gli interventi dei consiglieri comunali. Il gruppo di minoranza ha presentato anche due mozioni da portare alla discussione e alla votazione da parte del Consiglio: la prima chiede di allontanare definitivamente dal territorio trinese i materiali radioattivi che derivano dallo smantellamento della ex centrale nucleare “Enrico Fermi”, con la richiesta di impegno da parte di sindaco e giunta di richiedere agli enti competenti, tra cui il Governo, iniziative per sostenere e supportare la nascita di dichiarazioni di disponibilità da parte dei comuni e dei territori ritenuti idonei e inseriti nella Cnai; la seconda mozione è sulla possibile autocandidatura del Comune di Trino ad ospitare il Deposito Nazionale Unico dei rifiuti radioattivi. La minoranza sottolinea che la mozione relativa verso Governo e Sogin è stata presentata accogliendo la lettera aperta al Consiglio di Legambiente e Pro Natura.

«L’urgenza di convocare un Consiglio comunale straordinario deriva dall’escalation che la vicenda ha avuto con l’introduzione nel testo del decreto Legge di presentazione di autocandidature entro il 12 gennaio; date le pesanti novità emerse nelle ultime settimane, non potevamo accettare che il sindaco Daniele Pane, eventualmente con la sua giunta, giungesse alla presentazione di autocandidatura senza neppure discuterne in maniera aperta e trasparente in Consiglio Comunale» aggiungono dalla minoranza, rimarcando di aver richiesto di spostare la seduta all’ex mercato coperto di piazza Comazzi per dare più spazio al pubblico. «L’articolo 10 del Regolamento delle Adunanze prevede che per “ragioni di carattere sociale” la sede ordinaria possa essere cambiata. L’argomento del Consiglio rappresenta ad oggi l’unico momento di confronto ufficiale su un tema delicatissimo ed importantissimo che ha un interesse enorme da parte della cittadinanza per cui è ragionevole aspettarsi una partecipazione ampia. La sede della Biblioteca civica, tenuto anche conto che alcuni posti sono già stati riservati, non è adeguata all’argomento dell’adunanza ed alle aspettative di partecipazione che, invece, si deve sempre agevolare come base di un confronto democratico. Apprendiamo quindi con rammarico la scelta del Sindaco di non spostare la sede dell’adunanza del Consiglio Comunale straordinario e pertanto riteniamo inadeguati gli spazi della biblioteca per accogliere un pubblico che si attende numeroso».

L’adunanza aperta sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook – facebook.com/comunediTrino e sul canale YouTube del Comune di Trino, youtube.com/@comuneditrino630.


Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Carlotta Prete

Carlotta Prete
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!