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Continua a far discutere il dosso in strada Cavalcavia: gli interventi di Articolo1-Mdp e Federico Riboldi (FdI)

Non si placano le polemiche sul dosso per l'attraversamento pedonale in strada Cavalcavia dopo le parole dell'assessore Teruggi in risposta ai dubbi sollevati da utenti ed automobilisti.

Continua a far discutere il dosso, fresco fresco di realizzazione, per l’attraversamento pedonale di strada Cavalcavia. Dopo le reazioni di protesta di molti utenti e automobilisti – riportate da “Il Monferrato” di martedì 7 agosto – il dibattito, ora, si sposta nell’agone politico.
Due, infatti, sono le prese di posizione pervenute nei giorni scorsi: una dalla maggioranza stessa e una dalla minoranza.
Dalla coalizione di centrosinistra, è Articolo1-Mdp a intervenire con un comunicato firmato dai tre consiglieri comunali Roberto Comoglio Luca Servato e Ippolito Grimaldi. «Crediamo che gli interventi volti a migliorare la transitabilità in sicurezza delle strade cittadine debbano essere attentamente monitorati per verificarne le condizioni di effettiva efficacia – commentano i tre consiglieri di Mdp – Più volte nelle sedi opportune Mdp ha segnalato la necessità di verifiche sulle condizioni di transitabilità in sicurezza delle strade cittadine e questa nostra sollecitazione sta proprio nell'ottica "della normalità nella quotidianità" di cui abbiamo tutti molto bisogno».
 
Inoltre, il consigliere Servato ha anche inoltrato una lettera agli uffici competenti del Comune (Lavori Pubblici) e alla Polizia Locale: «Mi è capitato di esser invitato a fare un sopralluogo da parte dei residenti che lamentano tremendi boati delle autovetture che transitano su di esso – scrive Servato riferendosi ai numerosi segni già presenti di raschiamento del dosso da parte delle automobili – Effettivamente è vero perché se le auto non rallentano sufficientemente allora perdono aderenza. A parte il rumore prodotto, considerando che è molto rischioso per chi è alla guida, ho pensato di segnalare il fatto». Il dubbio, da parte di Servato, è legittimo: «Chiedo innanzitutto se siamo sicuri sia tutto a norma e in regola. Nel caso di risposta affermativa non si potrebbe segnalare maggiormente l'ostacolo a questo punto per permettere di far rallentare le autovetture a dovere?»
 
Dalla minoranza è, invece, il capogruppo di Fratelli d’Italia Federico Riboldi secondo cui «la vicenda del dosso di strada Cavalcavia è lo specchio della nostra Amministrazione: poche idee, ben confuse, sempre mal realizzate e mai un mea culpa. Misureremo l’altezza del manufatto per richiedere intervento immediato».
Per Riboldi, pur trattandosi di «un’idea ottima, ovvero dotare i punti critici della città di attraversamenti pedonali rialzati», il dosso di strada Cavalcavia si è trasformato «in un boomerang per la maggioranza. Per primi agli amministratori pubblici si richiede buonsenso che nella realizzazione della rampa di lancio di strada Cavalcavia fatichiamo a trovare. Tuttavia errare è umano, ammettere le proprie colpe dovrebbe esserlo altrettanto. Le poche e confuse dichiarazioni rilasciate da palazzo San Giorgio ci fanno intendere invece che a quattro anni e mezzo dall’insediamento di questa amministrazione la musica non sia cambiata. Anche in questo caso la colpa è dei cittadini che giustamente fanno notare come un dosso così alto in quella zona la città sia un opportuno. Per il futuro sicuramente sarà nostra intenzione adottare sistemi di riduzione della velocità che non compromettano la sicurezza di motociclisti, ciclisti, automobilisti e mezzi d’emergenza».

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Michele Castagnone

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