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A fianco del Cova
Un giardino aperto alla città: i lavori in corso
Progetto di Mia Buzzi
Lavori in corso, di fianco all’ex Cova-Adaglio, per la realizzazione del giardino che sarà aperto alla città. Sarà una sorta di giardino con essenze particolari, giochi cromatici, spazi per il relax e oasi di lettura quello che l’arch. milanese Mia Buzzi ha progettato per l’area esterna del Cova. Importo dei lavori, condotti da un’impresa di Novi Ligure, a base d’asta, ammonta a poco più di 109.255 euro.
Lo spazio verde avrà una serie di essenze arboree rare, un’area per la lettura, un percorso che dà su via Musso. Ma, a caratterizzare il giardino del Cova, a fianco della palestra, saranno gli allestimenti floreali, con proiezioni cromatiche sui muri con effetto. E’ stata mantenuta la cinta muraria che aiuta a preservare l’unitarietà dell’isolato e, al tempo stesso, a rendere il giardino un luogo protetto, anche se invisibile alla città e ai suoi fruitori.
Affinché possa divenire un luogo vitale ed utilizzato, è importante - si legge nel progetto - mettere in comunicazione l’interno e l’esterno e far sì che possa essere scoperto poco alla volta, con curiosità, creando una sorta di aspettativa. A tal fine sono state create delle vedute eliminando il tamponamento murario da sopra la zoccolatura per esaltare alcune specchiature.
È stato mantenuto il filo superiore, per garantire la continuità, tramite un profilo metallico trattato come il rivestimento della palestra. Anche i portali d’ingresso sull’asse centrale sono metallici e trattati allo stesso modo al fine di non introdurre diversi materiali nell’ambito dello stesso isolato, ma di avere un richiamo all’edificio moderno retrostante. Il rapporto con la città - sottolinea la progettista - rimane fluido e aperto, sebbene siano ben delineati ciò che è ‘verde’ e ciò che non lo è. Preservate il cedro del Libano e le conifere sul lato di via Musso.
Il giardino è stato acquistato dal Comune dagli eredi della famiglia Marchino i quali hanno condiviso e accettato la somma di 56mila euro che, con la maggiorazione del 10%, è poi salita a 61.600 euro.
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