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Trifola d’Or

La Fiera del Tartufo di Murisengo avrà l'etichetta internazionale

Pronta al grande salto per diventare come Alba un evento oltre i confini italiani

Dopo 57 anni di storia, di prestigio e di carattere, la Fiera Nazionale del Tartufo di Murisengo è pronta per fare il grande salto di qualità e diventare, al pari di Alba, Fiera Internazionale del Tartufo Bianco Trifola d’Or.

La seconda a livello regionale, ma pur sempre prima per le specifiche peculiarità che la contraddistinguono. Un riconoscimento al vantaggio di Murisengo, della Valcerrina e dell’intero Monferrato.

In parallelo, il Comune di Murisengo ha altresì ottenuto l’attribuzione della “Prima Fiera Nazionale del Tartufo Nero Trifola nOiR”, aprendo così, in prima assoluta, la destagionalizzazione dell’offerta tartuficola.L’ufficialità dell’attribuzione, deliberata dalla Regione, è del 29 maggio scorso ed è riconosciuta a partire dall’edizione 2025, mentre l’edizione corrente sarà già di lancio e di apripista alla dimensione internazionale.

Un traguardo importante che va a collocare Murisengo, e il Monferrato, all’apice dell’offerta e della notorietà legata al Tuber magnatum Pico, in un panorama sempre più esteso. Da tempo il sindaco Gianni Baroero e il Comitato Fiera ambivano a questo passaggio, alla luce degli elementi di eccellenza che, negli ultimi decenni, sono andati progressivamente ad elevare offerta e reputazione della fiera stessa, in una dimensione senza pari.

Tra gli elementi di forza vi sono: la rigorosa osservanza di un’impostazione identitaria di target/qualità e le garanzie offerte ai suoi fruitori. In particolare, ne sono esempi: la dimensione bucolica e autentica del borgo che la ospita; la stretta selezione degli espositori di elevato profilo merceologico, d’immagine e di qualità dei prodotti; il severo controllo di ogni tartufo posto in esposizione e vendita; la messa a disposizione di sacchetti numerati e timbrati che i trifolau e/o commercianti devono obbligatoriamente utilizzare per la vendita; la presenza di giudici sensoriali qualificati del Centro Nazionale Studi del Tartufo di Alba; un’offerta agroalimentare ed enologica di filiera corta e identitaria della tradizione autunnale legata al tartufo; la realizzazione di una Tartufaia Didattica e di una tartufaia coltivata; e la lunga lista continua.

In parallelo, è giunta anche l’ufficialità dell’attribuzione della Prima Fiera Nazionale del Tartufo Nero Trifola nOiR, che dal 2025 verrà celebrata i primi due fine settimana di giugno, in corrispondenza con l’apertura stagionale del tartufo nero estivo. Anche per il nero, l’offerta ricalcherà, a grandi linee, quella maestra del bianco. Tra le varianti, la versione notturna e la ricalibratura estiva di un evento tipicamente autunnale.

«Siamo molto orgogliosi di questa nuova conquista ottenuta grazie all’impegno del Comune, del Comitato e dei dipendenti comunali - affermano il sindaco Gianni Baroero, il presidente del Comitato Fiera Maria Fosson e la PR/progettazione Fiera Chiara Cane - si tratta della naturale, ma non scontata, consecutio di quello che è stato un percorso sempre attento, puntiglioso e costantemente tendente all’eccellenza. Già da quest’anno attiveremo le prime azioni propedeutiche al grande passaggio. Rispetto al tartufo nero, abbiamo accolto gli stimoli regionali di valorizzare un prodotto, meno pregiato del bianco, ma pur sempre di eccellenza e distintivo dei territori di qualità».  Presto conclude Baroero - con tutto il consiglio andremo presto a delineare la nuova programmazione; inoltre, verrà irrobustito il Comitato Fiera per rafforzare il già qualificato ed efficiente organico presente». 


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Carlotta Prete

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