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Volontariato

Avo Casale Monferrato: rinnovo direttivo e corso di formazione

Tra ottobre e novembre

«Siamo il sorriso, la mano amica, il conforto nella solitudine e nella malattia. "Noi Siamo Avo", da sempre accanto alle fragilità, con il cuore».

Questa è la mission di Avo Casale Monferrato, che si può leggere sulla panchina realizzata lo scorso mese di giugno lungo il viale dei giardini di viale Bistolfi, nell’ambito dell’iniziativa “Una panchina per il Volontariato” promossa dall’Amministrazione Comunale e che si è rivelata un bel successo per tutte le associazioni casalesi.

L’Associazione Volontari Ospedalieri (A.V.O.) a Casale venne fondata oltre 40 anni fa, nel 1980, grazie alla volontà del professor Piero Capra Marzani, allora primario del reparto di Medicina Interna dell’ospedale Santo Spirito, il quale, avendo fatto propri i principi del fondatore professor Erminio Longhini, volle fortemente istituire la realtà locale, di cui è stato a lungo presidente.

Ma Avo non è soltanto una realtà locale: infatti conta ad oggi oltre 200 sedi in Italia per un totale di circa 15.000 volontari, guidati e coordinati dalla Federavo (Federazione nazionale che supporta le realtà locali con convegni, formazione continua, supporto legale e linee guida).

Per molti anni Avo Casale Monferrato ha prestato il proprio servizio nelle corsie dell’ospedale cittadino, offrendo compagnia, conforto, calore umano ai degenti, poiché spesso anche la vicinanza e il dialogo sono aspetti fondamentali per superare la malattia.

Negli anni più recenti, pandemici e post pandemici, l’associazione ha poi ampliato e diversificato il servizio: infatti, si è passati dal tradizionale impegno a favore dei degenti nelle corsie dell’ospedale alla collaborazione sperimentale con il Servizio Socioassistenziale Asl Al per portare compagnia e conforto al domicilio di assistiti appositamente individuati, alla collaborazione con l’associazione casalese Vitas e alla sottoscrizione della Convenzione con la Direzione della Casa di Riposo di piazza Cesare Battisti e con il pensionato civile Giumelli, grazie alla quale Avo è ormai stabilmente entrata a far parte delle associazioni quotidianamente presenti in struttura, che cooperano per assicurare il benessere degli ospiti.

«Durante il periodo del Covid, anche se non potevamo entrare in ospedale, non ci siamo mai fermati – commenta la vice presidente Chiara Patrucco – abbiamo cercato di fare rete con le altre associazioni che operano sul territorio che hanno missioni assimilabili alla nostra, come Vitas e Caritas e dal 2022 abbiamo iniziato stabilmente il servizio presso la Casa di Riposo. La fragilità è sempre presente in tanti contesti della nostra società, anche solo per la solitudine». 

A seguito di un dialogo articolato, definito con il rinnovo della Convenzione di servizio con Asl Al sottoscritta alcuni mesi fa, da questa settimana è ripreso anche il servizio nelle corsie dell’ospedale: i volontari di Avo saranno presenti nel reparto di Medicina (che associa anche quello di Neurologia) tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, dalle ore 17 alle 19.

Il Consiglio direttivo – ad oggi composto, oltre che dalla presidente Marina Pagliano e dalla vicepresidente Chiara Patrucco, dalla tesoriera Silvia Burdisso e dalle consigliere Anna Maria Boselli, Paola Burrone, Anna Carro – essendo giunto alla scadenza del mandato triennale dovrà essere rinnovato entro il mese di ottobre e vedrà ricandidarsi gli attuali consiglieri oltre a due nuovi ingressi: Angela Bontade e Julien Coggiola.

Ci dice la presidente Marina Pagliano: «L’associazione organizzerà nel mese di novembre un corso di formazione per consentire l’ingresso di nuovi volontari. Per prestare il nostro servizio occorrono maturità personale, disponibilità verso il prossimo, attitudine alla gentilezza e al sorriso. La disponibilità che chiediamo è di un turno da due ore alla settimana. Faccio un appello attraverso le pagine del vostro giornale: unitevi a noi, non lasciamo sole le persone più fragili! Vi aspettiamo per inserirvi in un contesto dinamico, formativo e accogliente».

Il corso si articolerà in 4 o 5 incontri di un’ora e mezza circa, che si terranno in orario preserale. La parte teorica vedrà l’apertura alla presenza di consiglieri della Federavo, per poi proseguire con l’intervento di professionisti qualificati nell’assistenza alle persone fragili, quali psicologi, educatori ed esperti del settore; seguirà un periodo di tirocinio “in campo” della durata di tre mesi, durante i quali gli aspiranti volontari saranno affiancati a volontari esperti appositamente individuati come “tutor” per seguire e guidare i tirocinanti in questo periodo di prova pratica. 

Per conoscere meglio l’Associazione si possono consultare le pagine Facebook e Instagram e il sito www.avocasalemonferrato.it. Per chiedere informazioni si può contattare la consigliera Paola Burrone al numero 338 9538987, dal lunedì al sabato.


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Carlotta Prete

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