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Kermesse
La direzione artistica di AstiTeatro a Mario Nosengo: «Un festival unico»
Edizione numero 45

“Tra due ore sarò in scena, sono un po’ emozionato”. Inizia così la telefonata con Mario Nosengo, attore, regista teatrale e, da quest’anno, direttore artistico del festival Asti Teatro che segna la 45ma edizione.
Ad aprire il festival è proprio lei, giovedì 22 giugno, con “La musa nascosta”."E’ una piccola festa tra amici, un canovaccio poetico. Sono poesie molto profonde, d’amore, molto sensibili e bellissime da recitare scritte da Francesco Antonio Lepore".
Da oltre 20 anni è curatore, tra le tante rassegne teatrali del territorio, di quella di Moncalvo. Ora Di AstiTeatro. Emozionato?
Ricevere un’eredità importante come il Festival di AstiTeatro è un onore di cui vado molto fiero, è un incarico di grande prestigio e di rilevanza nazionale, per questo so che è anche una grande responsabilità.
Qual è imprinting che Mario Nosengo ha dato al Festival?
Ogni curatore artistico ha una sua idea e la mia è quella di un festival che segua sempre il percorso della drammaturgia contemporanea, da lì è nato e così deve continuare, ma con un’attenzione maggiore a offrire delle proposte forse più vicine al pubblico, sempre in un’ottica moderna e di rinnovamento. Originalità, nuovi drammaturghi, temi in cui gli spettatori si riconoscano ancora di più, una maggiore fruibilità e un’offerta a 360 gradi che possa essere, nel contempo, nuova, raffinata e popolare.
Che differenze ci sono tra la rassegna di prosa di Moncalvo e il Festival di Asti?
Innanzitutto un Festival è molto diverso da una rassegna. Il festival deve avere una sua unicità che deriva da spettacoli originali. Abbiamo ad esempio anteprime nazionali e regionali e tanti spettacoli che non hanno mi debuttato, contrariamente alla stagione teatrale dove si trovano repliche e spettacoli nuovi ma in tour nei diversi teatri di tutta Italia.
Un bel cartellone: ben 23 spettacoli in poco meno di 15 giorni.
Come deve essere un Festival: bello ricco e studiato negli orari per facilitare il pubblico a partecipare a più spettacoli nella stessa giornata.
Programmi per i prossimi anni?
Mi piacerebbe molto che prima o poi AstiTeatro si allargasse e facesse tappa anche a Moncalvo e negli altri teatri della provincia portando spettacoli specifici per il pubblico locale.
Lo spettacolo in programma che l’ha colpita di più.
Ce ne sono tanti. Sicuramente uno spettacolo molto attraente è “Settimo Senso” in scena al Teatro alfieri domenica 2 luglio alle ore 21.30.
Di cosa parla?
E’ un’intervista immaginaria con Moana Pozzi che vedrà in scena la bravissima Euridice Axen, attrice anche televisiva e cinematografica.
Spettacoli particolari?
Mi viene in mente “Tutto quel mondo negli occhi”, tratto liberamente da Novecento di Baricco, oppure “No wags. Il calcio (non) è uno sport per signorina”, oppure “Al di là del muro”, uno spettacolo per tutta la famiglia che unisce musica, immagini e gestualità.
Una battuta su Moncalvo?
La prossima stagione di prosa è quasi pronta, inizierà a novembre e sarà preceduta come sempre da quella dialettale nel mese di ottobre. Per ora non sveliamo ancora nulla.
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