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In Municipio a Casale

Presentata la Festa del Vino del Monferrato Unesco 2023

«La sessantaduesima edizione sarà la più grande di sempre»

«Sarà la serata di venerdì 15 settembre il momento di avvio della sessantaduesima edizione della Festa del Vino del Monferrato Unesco, con due fine settimana durante i quali si potranno gustare le eccellenze del territorio proposte dalle Pro Loco e dai produttori partecipanti. Alle ore 18 si terrà la cerimonia inaugurale ufficiale alla presenza delle autorità cittadine e del territorio alla quale seguirà l’apertura al pubblico».

Lo fa sapere il Comune di Casale che oggi, merccoledì 6 settembre, ha presentato ufficilamente la kermesse: «Nei giorni 15, 16 e 17 settembre e nel successivo weekend 22, 23 e 24 settembre, ventiquattro produttori del territorio offriranno oltre cento etichette di vini del Monferrato accompagnando trentadue Pro Loco con più di cento ricette della tradizione: il Mercato Pavia, tradizionale sede della manifestazione, tornerà ad essere fulcro dell’enogastronomia monferrina grazie ai successi delle scorse edizioni che hanno portato a una grande novità. Proprio il grande afflusso di partecipanti consolidatosi negli anni ha portato predisporre 1500 posti a sedere in più, portando la capacità totale a 5500 posti che saranno a disposizione di chi vorrà gustare le eccellenze monferrine». 

Nelle giornate di venerdì (15 e 22 settembre) sarà servita la cena, i giorni 16, 17, 23 e 24 settembre si potrà fruire sia del pranzo che della cena: «Come da tradizione, non saranno solo eccellenti cibi e vini a caratterizzare le serate di festa: per tutto il periodo interessato sarà allestito il luna park in Piazza Castello arricchendo il clima gioioso di un evento che affonda le radici nella tradizione contadina che, in questo periodo, festeggiava il raccolto e la vendemmia dopo mesi di paziente e duro lavoro. A coronare i weekend di festa, sabato 16 settembre alle ore 23,30, sarà lo spettacolo piro-musicale che dai bastioni del Castello del Monferrato (lato piazza Castello) rinnoverà la grande tradizione dei fuochi d’artificio casalese, arricchendola con musica e straordinarie scenografie». 

Il vice sindaco, Emanuele Capra, sottolinea: «Fino a una 15 d’anni fa la festa era solo un appuntamento di fine estate che raccoglieva una decina di produttori e di Pro Loco. Ora con le sue 32 Pro Loco e 24 produttori, e una lista di attesa di partecipanti che nostro malgrado dobbiamo escludere per motivi di spazio, è una vera fotografia dei sapori e delle Eccellenze del Monferrato ed è diventata l’evento principale di tutto il nostro Territorio. La Manifestazione oltre che un appuntamento tradizionale per Casalesi e Monferrini è diventato il principale evento turistico del Territorio che richiama visitatori da tutto il Nord Italia e anche dall’Estero. L’obbiettivo è quello pertanto di diventare sempre di più la vetrina del Monferrato e un volano per la sua attrattività turistica». 

Prosegue il sindaco Federico Riboldi: «La Festa del Vino del Monferrato Unesco è un perfetto esempio di tradizione che accompagna la storia ed evolve con essa: una festa che ha accompagnato la società trasformatasi da agricola a industriale e poi fino alla contemporaneità, leggendo le necessità delle persone ed esplicitando, attraverso i risultati, un successo straordinario. La Festa è cresciuta non solo nei numeri dei partecipanti, sia Pro Loco che visitatori, ma anche nell’interazione con il territorio e il proprio tessuto economico e sociale dando opportunità importanti alle attività locali. Oggi la Festa diventa anche solidale e si arricchisce di un’iniziativa benefica che esprime una volta di più il legame con il territorio: il piatto della ricerca e la bottiglia della ricerca».

In questa 62a edizione le Pro Loco e i produttori aderenti all’iniziativa «devolveranno parte del ricavato dalla vendita di alcune loro ricette o bottiglie di vino a favore della ricerca sulle patologie ambientali e le malattie amianto-correlate svolta dal Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI), diretto da Antonio Maconi, che ha una delle sue sedi all’interno dell’Ospedale S. Spirito».

«Sostenere la ricerca non è mai stato così facile – ha spiegato la referente del DAIRI di Casale Monferrato, Marinella Bertolotti –, infatti sarà sufficiente acquistare i piatti e i vini contrassegnati con i bollini “Piatto della Ricerca” o “Bottiglia della Ricerca” e fare automaticamente un gesto concreto per la ricerca. Il tutto grazie alla piena disponibilità dell’Amministrazione Comunale e alla sensibilità dimostrata dalle Pro Loco e dai Produttori, che ci permetteranno di far conoscere le nostre attività sul territorio e finanziare una borsa di studio per un ricercatore».


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Carlotta Prete

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