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Capolavoro barocco
Santa Caterina, nuova fase del restauro: interventi sul settore est della chiesa, che rimane sempre visitabile!
I commenti di Roberto Livraghi ed Enrica Caire
Si avvia una nuova fase di restauro del capolavoro barocco di Piazza Castello. Nei giorni scorsi è stato infatti installato un ponteggio all’interno della chiesa di Santa Caterina, che riguarderà un’azione di consolidamento e restauro del settore est (90 giorni): oggetto di intervento l’arco del presbiterio, con gli angeli in chiave che presentano una lesione da ispezionare, i due pennacchi laterali con le rappresentazioni della Giustizia e della Fortezza, la finestra del tamburo che sovrasta l’arco. Ci sarà l’opportunità di riordinare le linee elettriche di alimentazione dell’illuminazione ai livelli superiori e di intervenire sull’impianto luci. Dopo qualche giorno di chiusura per l’allestimento del cantiere, la chiesa è stata comunque riaperta al pubblico ed è visitabile nei gironi martedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 19.
«La Fabbrica di Santa Caterina ancora una volta definisce i programmi a favore di una priorità in materia di sostenibilità economica. Alla fine del restauro interno della cupola, avvenuto nel giugno 2023, era stato pianificato un cantiere di riordino, da avviare con fondi propri e di fondazioni bancarie. Avrebbe dovuto riguardare il settore est del tamburo, con puliture leggere delle polveri dei cantieri, con la messa in sicurezza della vetrata a est e la canalizzazione di alcuni cavi di alimentazione dell’illuminazione rimasti a vista. Una Circolare MiC a marzo ha anticipato l’ammissibilità di un progetto presentato a contributo al 2024. È risultato così possibile ampliare l’oggetto del cantiere coinvolgendo anche l’arco del presbiterio e i pennacchi», commenta l’architetto Enrica Caire, progettista e direttore dei lavori, che prosegue «Siamo fiduciosi che la Fabbrica di Santa Caterina, con il sostegno di molti, possa completare gli interventi che consentiranno di preservare a lungo l’integrità della chiesa con la sua particolare bellezza».
A supporto di uno dei più attrattivi monumenti del territorio, c’è la preziosa interazione con la Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali dell’Alessandrino: «La collaborazione che si è stabilita in questi anni tra Onlus e Consulta ha portato buoni risultati, anche se il nostro contributo è piccola cosa rispetto alla dimensione complessiva degli investimenti necessari. La Consulta ha da qualche giorno un nuovo presidente nella persona del dottor Alberto Zaio: in occasione dell’assemblea per il bilancio, in programma ai primi di luglio, ho intenzione di presentare a lui e ai soci il nuovo lotto di lavori per Santa Caterina e sono fiducioso che la Consulta possa continuare ad assicurare il proprio aiuto come ha già fatto in passato», così il segretario Roberto Livraghi.
Proprio a sostegno dell’impegno della Onlus nel restauro della chiesa, prosegue la campagna “Dacci una mano con il tuo 5 x 1000”. Nella grafica di lancio sono raffigurate le mani di coloro che giorno dopo giorno sono intervenuti sui dipinti murali, oltre a quelle dei molti graziosi angeli e putti rappresentati in Santa Caterina. Come destinare il proprio 5x1000: è sufficiente inserire il codice fiscale 91028920063 nella dichiarazione dei redditi e firmare nella sezione dedicata al “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus).
L’associazione, dal 2020, ha la sua sede operativa presso i locali all’entrata di Palazzo Trevisio, che si appresta anche ad accogliere ormai a giorni l’Istituto di Formazione Professionale. La presidente Marina Buzzi Pogliano commenta positivamente il nuovo arrivo: «Sono molto contenta di dare il benvenuto al For.Al. in questo complesso, così inscindibilmente legato alla chiesa di Santa Caterina, originariamente parte del monastero domenicano, poi del collegio dei Padri Somaschi. Sono certa che tra il nostro impegno di custodia e salvaguardia della chiesa barocca e la mission formativa del consorzio alessandrino troveremo interessanti e proficue opportunità di collaborazione».
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