“Vignaledanza” torna alla Fondazione Teatro Nuovo di Torino, legittima proprietaria del marchio registrato
Il Tribunale di Vercelli il 22 novembre si è espresso in merito al reclamo formulato dalla Fondazione Teatro Nuovo per la Danza, tutelata da Piergiuseppe Villata e Corrado Dell’Oglio, avverso l’inibitoria emessa dal Tribunale di Casale Monferrato del 16-18 luglio sull’utilizzo del nome “Vignaledanza”.
Il Tribunale di Vercelli ha emesso questa ordinanza: «Il Collegio ritiene che, nel caso di specie, non si tratti di tutelare il mero diritto al nome ai sensi degli artt. 6, 7 e 8 del c.c., ma debbano trovare applicazione le norme a tutela del marchio che, in quanto speciali, devono prevalere sulle prime. Il Tribunale di Vercelli dichiara la propria in competenza, essendo la vertenza devoluta alla competenza della sezione specializzata in materia di proprietà industriale ed intellettuale istituita presso il Tribunale di Torino».
In questo senso «condanna il Comune di Vignale Monferrato, in persona del sindaco pro tempore, a rifondere alla Fondazione Teatro Nuovo per la Danza di Torino, le spese di lite del giudizio di primo grado che liquida in 1.000 euro per compensi, oltre Iva e Cpa come per legge, oltre alla spese per il presente giudizio che liquida in complessivi 1.241 euro».
La Fondazione Teatro Nuovo, nella persona del suo presidente Gian Mesturino, precisa: «La Fondazione non è obbligata da nessuna Convenzione a realizzare la manifestazione Vignaledanza, né tantomeno a realizzarla nel Comune di Vignale Monferrato: pertanto non è venuta meno ad alcun patto nei confronti del Comune di Vignale Monferrato. La Fondazione è l’unico soggetto che ha inventato, usato e regolarmente registrato come marchio Vignaledanza».