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  • 10 novembre 2012
  • Cavallermaggiore

I duecento anni di Ascanio Sobrero

Duecento anni fa, il 12 ottobre 1812, da Giuseppe Sobrero, medico e insegnante di fisica presso il Liceo imperiale ospitato nei locali dell’ex convento di Santa Caterina (oggi Trevisio, ndr), e dalla casalese Giuseppina Demichelis nascevano i gemelli Ascanio e Candido, battezzati in Duomo alla presenza dei testimoni Vittoria e Filippo Demichelis. Compiono gli studi sotto l’attenta guida paterna nel “Reale Collegio di Educazione”, subentrato dopo la Restaurazione al liceo napoleonico. Spiccano subito, tra le note caratteristiche degli studenti, le doti di Ascanio, considerato “giovane di molte speranze, ingegno eccellente e grandissimo studio”. Con una certa curiosità leggiamo anche il profilo del casalese Giovanni Lanza, suo compagno di scuola, definito “d’ingegno e di studio non comune e fuori della scuola eccellente”. Ben diversa la sorte dei due gemelli di casa Sobrero: Candido intraprende la carriera militare fino a raggiungere il grado di Generale del Genio, mentre Ascanio segue la strada paterna laureandosi in medicina e chirurgia, senza tuttavia mai esercitare la professione, a vantaggio della ricerca chimica con la scoperta della nitroglicerina effettuata nel laboratorio della Scuola Meccanica e Chimica applicata alle Arti di via Po a Torino (1847). La boccetta con il prezioso liquido fu subito sigillata e presentata all’Accademia delle Scienze da Sobrero, il quale - turbato dalla scoperta - scriveva: “Questo preparato è talmente pericoloso che il miglior consiglio è il non farne uso”. Sarà poi Alfred Nobel a sfruttare appieno l’invenzione, pur riconoscendone la paternità a Sobrero. Così scriveva il padre della dinamite in una lettera spedita da Parigi il 28 maggio 1869: “Caro Professore, mi permetta di rinnovarle, in occasione della gradita lettera che mi ha appena scritto, l’espressione dell’ammirazione e del rispetto che lei mi ha sempre ispirato. Invidio al dottor Duchene la felice idea che ha avuto di commemorare in Avigliana sia la grande scoperta che tutto il mondo le deve, che la simpatica figura di colui che ne è l’autore”. Ed anche in occasione dell’apertura del Gottardo sarebbero stati riconosciuti i meriti dell’illustre casalese. Infatti, mentre una carica di dinamite apriva l’ultimo varco e i minatori svizzeri e italiani si abbracciavano festeggiando la fine del lungo lavoro, Nobel, che era giunto sul luogo a bordo di una piccola locomotiva, commosso per l’avvenimento avrebbe risposto all’ingegnere che lodava la scoperta della dinamite: “Non dobbiamo dimenticare Sobrero!”. E come nobilissimo segno della grande umanità di Ascanio Sobrero possiamo ricordare la lettera di riconciliazione inviata nel febbraio 1882 a Lanza, la cui amicizia si era bruscamente interrotta a causa della mancata nomina sulla cattedra di chimica dell’Università di Torino del vecchio compagno di classe: “Caro Giovanni, fu una sorpresa per me il ricevere una lettera da Casale, dove io non ho più nessuna persona da cui potessi aspettare una missiva. Ma non appena lessi l’indirizzo, conobbi tosto la tua scrittura ed esclamai: è Lanza! Figurati con quale emozione io percorsi i tuoi caratteri e le espressioni tue, colle quali, deplorando la causa che, or fanno 25 anni, ruppe la nostra reciproca amicizia e porgendomi la mano, mi inviti a stringerla in segno di riconciliazione! Ebbene di gran cuore e con tutta l’effusione dell’animo accetto il tuo invito, pongo la mia mano nella tua e ritorno a quei sentimenti che tu accenni, come quelli che ci univano, prima che la politica venisse a turbarci”. Da Cavallermaggiore a Sanremo Siamo a Cavallermaggiore al salone San Giorgio per la celebrazione del bicentenario della nascita di Ascanio Sobrero. La giornata di studio ha il supporto dei discendenti del grande scienziato Pucci Sobrero e Domenico Bocchiotti che, dopo un nostro intervento, ci consegnano la medaglia coniata per il bicentenario. E’ presente in galleria una classe dell’Istituto Sobrero di Casale, accompagnata dai proff. Cavallero e De Grazia. L’incontro si conclude col saluto del prof. Ermanno Barni di Vignale a nome dell’Accademia delle Scienze di Torino. Al pomeriggio visita alla tomba Cavallero e alla casa di proprietà della famiglia Bollini a Cavallermaggiore. Riceviamo in omaggio il libro di Paola Maria Delpiano “Viaggio intorno alla dinamite Nobel” e il Dvd “I mille volti di Ascanio Sobrero”, di Roberto Montan con riprese fatte anche a Casale. Ci rendiamo vieppiù conto dell’importanza del casalese Ascanio Sobrero visitando villa Nobel a Sanremo. Un po’ di storia dalla biografia dello scienziato di Staffan Tjerneld: “La salute di Alfred Nobel richiedeva un clima più mite e più secco di quello che gli inverni parigini potevano offrire. Il suo laboratorio a Sevran era stato chiuso dal governo francese ed egli fu costretto a installarne un altro in qualche altro posto. All’interno dei confini della Francia non sarebbe stato possibile costruirlo, ma l’Italia, che aveva acquistato la licenza della sua balistite, avrebbe potuto essere più comprensiva. La combinazione di queste due esigenze poteva offrirla Sanremo, la bellissima stazione balneare situata a una dozzina di miglia da Nizza che disponeva anche di buoni mezzi di comunicazione... Nel 1893 la villa fu pronta; una serie di camere per gli ospiti, una scuderia, un deposito per carrozze, un laboratorio e un impianto sulla spiaggia”. Da aggiungere che per evitare proteste lo scienziato svedese acquistò la residenza vicina (villa Rossi). Villa Nobel oggi è di proprietà della Provincia di Imperia da una parte ha corso Cavallotti (in pratica l’Aurelia) e dall’altra il mare (vi si affaccia la pista ciclabile). Ospita un Museo permanente sulle invenzioni dell’Ottocento, un quadro generale delle scoperte più importanti del XIX secolo, il testamento di Nobel, i cimeli del Premio Nobel Giulio Natta, l’esposizione filatelica dedicata a molti Premi Nobel e allo stesso Alfred Nobel, l’elenco di tutti i Premi Nobel dal 1901 ad oggi, nonché i ritratti dei Nobel italiani. Ma, orgoglio, una sala è dedicata al casalese Sobrero con la sua effigie e un suo busto (nella foto, viene dal dinamitificio di Avigliana). In una boccetta la nitroglicerina da cui Nobel ricavò la dinamite. Nei nostri ricordi anche l’inaugurazione di via Sobrero a Ventimiglia grazie a un grande appassionato Giuseppe Garbarino di Cavallermaggiore, autore della prima e importante biografia ‘‘Alla scoperta di Ascanio Sobrero’’ (nella mostra presso l’Ala Polifunzionale di piazza Vittorio Emanuele ci ritroviamo con la signora Garbarino nelle foto di Bordighera...). Una domanda sorge spontanea: e Casale?

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