La scomparsa di Roberto Gabei, presidente della Fondazione Casale Ebraica Ets

Il ricordo di Daria Carmi, Adriana Ottolenghi e Claudia De Benedetti

Gabei, Tedeschi, De Benedetti, Elio Carmi, Daria Carmi

di r.m.

La Comunità Ebraica di Casale piange Roberto Gabei, amico e colonna portante della propria attività culturale, da 10 anni Presidente della Fondazione Casale Ebraica ETS.

Gabei è mancato sabato 18 gennaio anche se la notizia, per volontà dei famigliari, è stata resa nota solo dopo le esequie al cimitero cattolico di Alessandria, città dove Roberto era nato 89 anni fa, dove viveva e dove aveva svolto impeccabilmente quel lavoro di notaio per cui era universalmente conosciuto. Era altresì noto per essere un grande appassionato e collezionista di arte, un mondo che aveva finito per avvicinarlo anche al complesso ebraico di vicolo Salomone Olper. “Il primo incontro è stato una trentina d’anni fa – ricorda Adriana Ottolenghi Vicepresidente della Comunità monferrina – era venuto a parlare con mio marito Giorgio, all’epoca presidente della Comunità, ed era rimasto affascinato dal luogo tanto di diventare un habitué dei nostri appuntamenti culturali”.

“Come Presidente della Comunità Ebraica lo ricordo rinnovando la stima che ho per lui e ringraziandolo per il suo grande operato – dichiara Daria Carmi - personalmente esprimo il dolore per la perdita a nome mio e di tutta la mia famiglia perchè Roberto, con la moglie Bianca, c’è sempre stato davvero, anche al mio Bat Mitvzah al compimento dei 12 anni. E’ stato un grande uomo, di rara intelligenza, dalla mente veloce, dalla sottile ironia e silenziosamente di cuore. Era schietto, parlava solo all’occorrenza e amava la cultura. Curioso, ha continuato a studiare sempre e si affacciava al nuovo con entusiasmo e apertura mentale. Nel suo sguardo c’era una scintilla simile a quella dei giovani quando sono pronti a cogliere la vita nella sua pienezza. Il suo spirito vitale e la forza di volontà lo ha portato a presenziare a tutti gli eventi della Fondazione Casale Ebraica ETS, anche nonostante la debolezza fisica, fino alla presentazione della lampada di Chanukka di Giorgio Griffa il 29 dicembre 2024. Proprio in quell’occasione aveva raccontato dell’impegno suo e della Fondazione nel reperire le risorse per restaurare l’abito da sposa della mamma di Carlo Levi. Roberto era fatto così rilanciava sempre. E il suo insegnamento è forse proprio questo: dobbiamo mantenere sempre viva la passione per la cultura, invecchiare mantenendo agile e allenato il cervello, coltivare lo spirito di corpo”.

Propri la profonda amicizia verso la “Comunità Ebraica di Casale” aveva portato Roberto Gabei ad essere eletto il 22 settembre del 2015, alla guida della Fondazione Casale Ebraica ETS, Ente che organizza e gestisce le attività culturali e museali del complesso ebraico e il fitto calendario di appuntamenti con il pubblico.

Nel periodo della sua presidenza la Fondazione Casale Ebraica ha portato importanti mostre dei Lumi di Chanukkà in molti suggestivi luoghi d’Italia e all’estero. La prima sotto il suo mandato è stata al Palazzo Ducale di Mantova nel 2016, anno in cui la città era stata insignita del titolo di Capitale Italiana della Cultura, poi a Torino nel 2017 al Palazzo della Luce, ancora a Matera Capitale Italiana della Cultura 2019. Nel 2019 le lampade sono state anche al MUST - Museo Storico della città di Lecce e nel 2021 a Innsbruck al Palazzo Ferdinandeum.

Tra gli eventi più significativi promossi: al Teatro Municipale di Casale il 31 ottobre 2021, la conferenza del filosofo Massimo Cacciari su “L’idea di giustizia dal pensiero classico a ebraismo e cristianesimo” e l’incontro con l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi nelle sale del Museo Ebraico nel gennaio del 2023.

Claudia De Benedetti, direttore del Museo Di Arte E Storia Ebraica Antica di Casale, lo ricorda così “Nella Bibbia, Dio invita i patriarchi, le matriarche e i profeti ma anche ogni singolo essere umano ad assumersi un ruolo per la collettività, e tutti, indistintamente, rispondono 'Hineni' , 'Eccomi' Eccomi è ciò che il Presidente Roberto Gabei ha sempre risposto alla nostra Fondazione. E' sempre stato presente, senza mai sottrarsi al suo ruolo, con saggezza e disponibilità indiscussa. A lui la nostra gratitudine più sincera”.