Articolo »
Al Castello del Monferrato
Maurizio Martinotti e la “sua” Folkermesse
Sabato 5 ottobre alle ore 17
Sabato 5 ottobre alle ore 17, sugli Spalti del Castello del Monferrato, si terrà C’era una volta Folkermesse. Omaggio a Maurizio Martinotti: ricercatore, musicista, compositore ed organizzatore impegnato nel recupero della cultura popolare del territorio alessandrino, scomparso quasi tre anni fa.
L’iniziativa promossa dagli Assessorati alla Cultura e alle Manifestazioni, dalla Biblioteca Civica “Giovanni Canna”, intende presentare il fondo documentario nato dalla donazione da parte della famiglia alla Biblioteca Civica dei materiali cartacei (libri, periodici, spartiti musicali) raccolti da Maurizio Martinotti nel corso della sua attività di ricerca.
Sono previsti gli interventi del direttore della Biblioteca Civica Luigi Mantovani e di Giancarlo Nostrini, conduttore radiofonico ed esperto di musica popolare: verrà illustrato il peculiare fondo librario donato alla Biblioteca Civica e sarà approfondita la figura non solo di musicista, ma anche di appassionato ricercatore e studioso di Martinotti.
A seguire si esibiranno i Müsetta, di Ettore “Bani” Losini, provenienti dal Piacentino, storici portatori della tradizione del piffero e della müsa. A seguire si trrà l’esibizione dei Retanavota, sette musicisti che hanno lavorato con Maurizio Martinotti: Gabriele Coltri, Gabriele Ferrero, Loredana Guarnieri, Devis Longo, Enrico Negro, Bruno Raiteri e Fabio Rinaudo, a cui si è aggiunto il giovane ghirondista Francesco Giusta. I Retanavota riproporranno le musiche delle diverse formazioni a cui Martinotti ha dato vita nella sua carriera.
Farà da cornice al concerto una piccola esposizione di libri estratti dal Fondo Martinotti, manifesti relativi alle edizioni del famoso festival folk e di immagini e fotografie relative a Folkermesse, la manifestazione musicale che ha coinvolto la città e numerosi comuni del territorio monferrino per 35 anni, dal 1983 al 2018, estendendo il proprio raggio d’azione alle province di Asti e di Vercelli.
Pensato e avviato con l’appoggio dell’allora assessore alla Cultura Guido Cattaneo, cresciuto grazie al sodalizio con Giancarlo Ferrero, il festival ha visto l’esibizione di centinaia di artisti folk provenienti da paesi e tradizioni di tutto il mondo ed è stato inserito nel calendario regionale degli eventi di “Piemonte dal vivo”.
Partendo dalla ricerca sulla cultura e sulla musica popolare condotta nel nostro territorio, per poi espandere il raggio di azione nella zona delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza), Maurizio Martinotti insieme a Beppe Greppi aveva fondato la Ciapa rusa, gruppo che con la sua più che ventennale esperienza, ha portato la musica piemontese in importanti manifestazioni in giro per l’Italia, l’Europa e oltre Oceano.
Altrettanto significative sono state le esperienze dell’Ensemble del Doppio Bordone, legato alla riproposta delle musiche e degli strumenti popolari della tradizione natalizia, del gruppo Tendachent e la collaborazione con i Bottari di Enzo Avitabile.
Instancabile organizzatore, Martinotti ha condotto per anni l’Etnofestival di San Marino e realizzato eventi con il sostegno della Comunità europea, è stato rappresentante italiano nell’European Network of Traditional Music and Dance, organismo sovranazionale nato sotto l’egida della Commissione Europea per la promozione della musica tradizionale.
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"