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  • 23 settembre 2023
  • Ottilgio

Nella chiesa di San Germano

Torna a nuova vita l'organo Franzetti di Ottiglio

Domenica sera ci sarà l'inaugurazione ufficiale dopo il restauro

Il maestro Mario Valsecchi del comitato per il restauro dell'organo

Torna a nuova vita l’organo della chiesa di San Germano di Ottiglio. Dopo anni di restauri è stato riportato all’antico splendore il celebre Organo “Giovanni Franzetti e figlio” del 1863 grazie al lavoro della ditta Italo Marzi, di Stefano Marco e Giovanni con sede a Pogno, in provincia di Novara.

Domenica, 24 settembre, sarà ufficialmente inaugurato con un incontro pubblico alle ore 21 durante il quale ci sarà il rito di benedizione dell’organo da parte di monsignor Gianni Sacchi, vescovo di Casale, e una breve relazione da parte della ditta organaria che ne ha curato i lavori di restauro. L’ultima parte della serata sarà dedicata all’ascolto dell’Organo in tutte le sue caratteristiche timbriche. Il concerto, ingresso libero, avrà come esecutore l’organista Luigi Panzeri, titolare degli organi storici di Almenno S. Salvatore e organista presso la cattedrale di Bergamo.

“Lo strumento, dotato di due tastiere e ricco di timbri, costituisce un esempio significativo dell’arte organaria ottocentesca in area piemontese – spiega il maestro Mario Valsecchi, ottigliese, membro del comitato per il restauro dell’organo -. Oltre al Ripieno, limpido e brillante secondo la migliore tradizione italiana, l’Organo è dotato di numerosi timbri di colore: flauti, viole e ance a imitazione di strumenti dell’orchestra, fagotto, trombe, corno inglese, oboe, clarino. Secondo il gusto dell’epoca non mancano accessori adatti a produrre effetti percussivi: campanelli, tamburo e sistro. L’Organo Franzetti è arrivato ai nostri giorni, fortunatamente, integro nella disposizione fonica, non si sono infatti evidenziate mancanze nel canneggio, manomissioni o asportazione di materiale fonico - e dimostrando nelle parti strutturali una particolare solidità di costruzione. La parte più consistente degli interventi di restauro ha interessato un buon numero di canne di metallo, in totale, compresa la basseria, 2069 canne, anche di discrete dimensioni, che si presentavano, allo smontaggio, gravemente sformate, piegate e schiacciate. Sono state rimesse in forma e riportate alla loro fattura originale”.

L’operazione è stata resa possibile grazie all’intervento finanziario della CEI (8 x mille), ai contributi delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, Cassa di Risparmio di Alessandria e del Comune di Ottiglio. L’iniziativa “Adotta una canna” promossa dal Comitato parrocchiale per il restauro, che ha visto aderire molti donatori ottigliesi e non, ha costituito un’ulteriore preziosa fonte di finanziamento. Sono stati numerosi infatti gli incontri e i concerti organizzati dal maestro Valsecchi nel corso degli anni per raccogliere fondi da destinare al restauro dell’organo.

“Era un dovere morale per ogni ottiglese riportare a nuova vita il nostro l’Organo Franzetti”, commenta a margine il sindaco Massimo Pasciuta, nel ricordare la vicinanza del Comune al comitato e alle iniziative messe in campo per reperire i fondi.

L’incontro di domenica si inserisce nella serie di appuntamenti della rassegna culturale “Autij d’Autun” che proseguirà ogni domenica sino al prossimo 5 novembre.


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