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Associazione "Il Cemento"

È stato finanziato il progetto di recupero del Paraboloide

Sostegno dalla Buzzi-Unicem

Buzzi Unicem sostiene “L’Associazione Il Cemento nell’Identità del Monferrato Casalese”, nella progettazione rigenerativa del Paraboloide «una delle tracce fra le più peculiari e riconoscibili della storia produttiva del Monferrato casalese.

Grazie al sostegno de “L’Associazione Il Cemento nell’Identità del Monferrato Casalese”, al cui interno si annoverano soci privati e pubblici, è riferimento nel percorso di recupero e integrazione urbana del passato produttivo casalese, aprendo una porta sul futuro».

È stata infatti finanziata l’elaborazione del progetto di recupero strategico del Paraboloide, finalizzato alla tutela del bene e al suo reinserimento urbano e sociale, con l’obiettivo di sottolinearne le tracce e i tratti storici, per restituirlo finalmente alla città di Casale Monferrato in un’ottica di rete sistemica. La valorizzazione del Paraboloide «è anche l’occasione per intervenire in un’area residenziale di Casale  incasellata fra la ferrovia e il parco della Cittadella, frammentata e poco connessa al centro cittadino, con l’ambizione di diventare il perno di una vera e propria rigenerazione urbana, per una città sostenibile e inclusiva, secondo i migliori parametri di qualità ambientale, economica e sociale».

Il progetto di recupero consentirà al Comune di Casale, che detiene il bene, «di partecipare al bando nazionale per l’assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana». L’edificio verrà restaurato secondo le “Linee Guida per il Progetto di Recupero e il Miglioramento Sismico del Paraboloide di Casale” redatte dal Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino del 2018. «I fenomeni di degrado con conseguente inefficienza strutturale verranno contrastati attraverso interventi di consolidamento diffusi, con l’utilizzo della tecnica del Beton Plaqué. Le catene esistenti, inserite a seguito di rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, verranno sostituite con catene in acciaio a livello della pavimentazione esistente».

«La torre esterna verrà messa in sicurezza e collegata strutturalmente al corpo principale dell’edificio. Quest’ultimo, a seguito dell’intervento di restauro, verrà utilizzato come piazza coperta e dotato di nuovi ambienti polifunzionali progettati all’interno, collegati al piano d’ingresso tramite un nuovo vano scala, e di un rinnovato percorso alla passerella sommitale. L’area limitrofa verrà riqualificata utilizzando il verde come “materiale architettonico”, offrendo spazi per le attività sportive all’aperto e per la socialità, in continuità con il sistema del verde della Cittadella e con l’interno dell’edificio. Sul fronte Sud-Ovest l’edificio verrà “isolato” dalle incombenti residenze circostanti grazie a un terrapieno, una sorta di anfiteatro verde a disposizione della cittadinanza. La parte verso il parco della Cittadella sarà invece scandita da una trama verde di sentieri ed attrezzata con una pensilina adibita ad attività sportive».


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Ilaria Saletta

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