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La Cassazione conferma il "processo spezzatino" per l'Eternit-bis

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso contro la decisione del gup di derubricare l'ipotesi di reato da omicidio volontario a omicidio colposo. Il processo rimane diviso in 4 e il rischio è che cada anche la formula della continuazione dei reati.

“La decisione della Cassazione è un duro colpo per tutto il territorio che sta subendo tuttora le conseguenze dell’Eternit” ha detto la deputata del Partito democratico Cristina Bargero. “I margini per poter ribaltare la sentenza ci sono e confido che nei processi futuri siano presi in considerazione. Come territorio rimaniamo uniti e vigili perché non ci si dimentichi del danno immenso che l’Eternit ha causato”.

Ieri, mercoledì 13 dicembre, il procuratore generale della Cassazione ha chiesto che i ricorsi della Procura di Torino in merito al processo Eternit-bis, siano dichiarati inammissibili. La Procura aveva contestato la scelta del gup di escludere già in fase preliminare l'ipotesi del dolo relativamente alle condotte dell'indagato Stephan Schmidheiny, ritenendo che solo il dibattimento avrebbe potuto stabilire quale fosse il livello di responsabiità.

La prima sezione della Cassazione (la stessa che tre anni fa cancellò il Processo Eternit che aveva condannato a 16 anni di carcere Schmidheiny) ha dunque stabilito che resta valida l’impostazione scelta dal gup di Torino che - escludendo il dolo - aveva portato allo smembramento del processo fra quattro diverse procure: Vercelli (per Casale), Reggio Emilia (per Rubiera), Napoli (per Bagnoli) e Torino (per Cavagnolo). 


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Michele Castagnone

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