Appello alla Bresso da Medicina democratica: "La Regione è in ritardo sul fronte amianto. Bisogna sveltire i tempi"
di Renato Zanoli
In occasione della Giornata mondiale per le vittime dell'amianto, che verrà celebrata martedì 28 aprile, dalla sezione di Torino di medicina democratica è stata inviata questa lettera aperta al presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso:
"Con il proposito di fare conoscere all’opinione pubblica mondiale la catastrofe sanitaria ed ambientale che l’utilizzo dell’amianto ha comportato e continua tuttora a comportare a livello mondiale, tale per cui ogni cinque minuti muore una persona a causa dell’esposizione ad esso, il 28 gennaio del 2005, a Porto Alegre (Brasile), nel corso del Forum Mondiale dell’Amianto, fu deciso di indire, su proposta dell’Associazione brasiliana esposti all’amianto (ABREA), la celebrazione della “giornata mondiale delle vittime dell'amianto”. Tale giornata, successivamente assunta e ribadita a Bruxelles in occasione della Conferenza Europea sull’amianto del 22/23 settembre 2005, è stata stabilita il 28 Aprile di ogni anno, concomitante con “Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il significato ed il contenuto della giornata è legato non solo alla richiesta di giustizia per chi ha subito inconsapevolmente le conseguenze dell'esposizione come iniqua contropartita alla necessità di profitto di industrie nazionali e multinazionali, ma anche alla necessità di non provocare nuove vittime, con la eliminazione dell'amianto attraverso rigorosi processi di bonifica dai siti, dagli ambienti e dai territori inquinati, nonché la sua messa al bando a livello internazionale.
Benché in Italia l’amianto sia vietato per legge sin dal 1992 esso non è purtroppo un problema del passato: studi epidemiologici evidenziano che il picco delle patologie ( asbestosi, mesotelioma pleurico, cancro del polmone) e dei decessi si toccherà fra circa una decina di anni.
È noto come questa fibra killer colpisca non solo chi professionalmente ne è stato a contatto, ma anche il resto della popolazione, bambini compresi, poiché esso è presente in tantissimi ambienti della nostra vita quotidiana: costruzioni industriali ma anche civili, pubbliche e private, ospedali, scuole, sui tetti, nelle intercapedini, nei pavimenti, nei ribassamenti, aree dimesse, discariche…… Migliaia di luoghi che attendono di essere catalogati e correttamente bonificati.
Il 14 aprile 2008 il Piemonte si è unito a Regioni come l’Emilia Romagna, la Toscana, la Lombardia promulgando una legge finalizzata alla tutela della salute minacciata dall’amianto, al risanamento dell’ambiente, alle bonifiche, e alla prevenzione delle conseguenze dell’esposizione.
È noto che la nostra Regione sia tra quelle principalmente interessate e coinvolte da questo drammatico problema. E’ quindi più che mai urgente che questa legge sia attiva.
Purtroppo non sono ancora stati emanati né i regolamenti attuativi né il Piano Regionale Amianto, strumento base, che entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge doveva essere presentato al Consiglio Regionale per la sua approvazione.
In occasione della giornata di commemorazione delle vittime dell’amianto con questa lettera aperta vogliamo fare appello alla Presidente della Regione, alla Giunta e ai Consiglieri Regionali, affinché con la massima sollecitudine vengano eseguiti tutti i necessari adempimenti per assicurare al più presto la piena operatività della legge regionale.
Tutti abbiamo bisogno che si inizino a rimuovere veramente i rischi di ammalarsi e ad attuare le bonifiche ambientali, da mettere al primo posto fra le opportunità di lavoro".
Renato Zanoli