Articolo »
Interviene la Cia Alessandria
Nocciole: quotato il prezzo che non soddisfa
Difficoltà sul fronte economico produttivo

«È stato definito il primo prezzo della stagione 2023 per le nocciole, durante l’ultima riunione della Commissione prezzi dedicata della Camera di Commercio di Cuneo».
Lo fa sapere Cia Alessandria: «I prezzi medi in euro a punto resa rilevati dalla Camera e validati dalla Commissione sono i seguenti: Nocciola Piemonte I.G.P. 7,50; Nocciola Piemonte I.G.P. Bio 7,80; Nocciola Piemonte I.G.P. delle Langhe 8,00; Tonda Gentile Trilobata 7,40; Tonda Gentile Trilobata Bio 7,70».
Sono valori «che non soddisfano le esigenze dei produttori, stando ai costi produttivi e alla qualità del prodotto, come Cia Alessandria aveva già preannunciato appena terminato il raccolto».
Commenta la presidente Cia Alessandria e produttrice a Trisobbio, Daniela Ferrando: «Questi prezzi sono simili a quelli dell’anno scorso, ma a differenza della scorsa stagione l’annata non è stata particolarmente abbondante e i costi sono stati molto elevati. Speriamo che con le prossime quotazioni il prezzo si assesti ad un livello più alto, ma come base di partenza non è soddisfacente».
«Possiamo ritenerci moderatamente soddisfatti della quotazione emessa – afferma Enrico Masenga, coordinatore del settore tecnico della Confagricoltura di Asti nonché componente della commissione camerale, insieme a Cristina Bello, presidente della sezione corilicola della Confagricoltura di Asti. “Quest’anno abbiamo purtroppo assistito a diversi eventi atmosferici nefasti che si sono abbattuti sui noccioleti, come la siccità, il vento forte e la grandine, che hanno causato una drastica riduzione della quantità di nocciole su tutto il territorio provinciale. In base a questo si presume che i prezzi tendano ad aumentare nelle settimane e nei mesi successivi anche in virtù del fatto che la qualità del prodotto è rimasta immutata».
«Se gli standard qualitativi sono rimasti molto alti il merito va attribuito in primis alle aziende agricole e al loro impegno soprattutto nell'ambito della lotta contro i parassiti che colpiscono questa coltura!, gli fa eco Cristina Bello.
«Dalle prime quotazioni il mercato di Asti e Alessandria si è rivelato un po’ più premiante di quello di Cuneo in quanto caratterizzato da scambi verso una realtà di trasformazione più variegata, più attenta alla qualità e al territorio», afferma il direttore della Confagricoltura di Asti Mariagrazia Baravalle. «Ci auguriamo che il prezzo possa ancora crescere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi – conclude il direttore dell'Organizzazione agricola astigiana - per sopperire agli elevati costi di gestione aziendale che i nostri produttori sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni».
Profili monferrini
Questa settimana su "Il Monferrato"