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Con ricette casalinghe

La sfida dei bonèt a Ottiglio

La singolare competizione si è svolta a margine della Fiera Bovina di Sant'Eusebio

I sindaci della zona impegnati a giudicare le ricette dei bonèt

Molto apprezzata da turisti e ottigliesi la sfida di bonèt per decretare la ricetta che sarà insignita della De.Co. comunale “Bonèt d’Autij”. Durante la quarta edizione della Fiera storica di Sant’Eusebio di Ottiglio avvenuta la scorsa domenica, sono state presentate quindici ricette “casalinghe” provenienti la maggior parte da Ottiglio, ma anche da Sala e Vignale.

Protagonista uno dei dolci più iconici della nostra tradizione: il bonèt. Chi lo fa con un’aggiunta di caffè, chi con il rhum, chi con la grappa, chi utilizza il liquore agli amaretti chi solo gli amaretti sbriciolati. Alcuni non vogliono svelarne l’ingrediente segreto. Ogni piatto era unico e dal sapore particolare e i giurati hanno dovuto faticare a decretare il migliore.

La giuria composta da sindaci del territorio, ha avuto la preziosa collaborazione del noto volto di “Striscia La Notizia” Davide Rampello. “Esistono ricette che, più di altre, riescono a unire sapientemente ingredienti semplici ma di alta qualità trasformandoli in qualcosa di unico, destinato a diventare il simbolo di una regione. Tra questi c’è il bonèt, uno dei principali dolci della tradizione piemontese, nato intorno al XIII secolo tra Langhe e Monferrato.

Tre i premi finali. Ad aggiudicarsi il premio per il miglior bonèt in gara è stata la ricetta di Roberta Roberto. Seconda Giulia Riva, terza Claudia Santero. Due i premi aggiuntivi ideati da Rampello. Quello della critica è andato a Luciano Accornero che ha saputo unire sapientemente il rhum con un goccio di cognac nella ricetta. A vincere invece il premio per la miglior ricetta ottigliese è stata la giovanissima Giorgia Vergnasco che ha messo in pratica la ricetta della nonna Michelina.


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Paolo Pensa

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