Altri due ragazzi arrestati dai Carabinieri per la rapina ai testimoni di Geova
di b.c.
Uno si sentiva braccato e si è costituito stamani. L’altro l’avevano arrestato qualche giorno prima mentre scendeva dal treno. Sono due ragazzi accusati di essere coinvolti nella rapina messa a segno l’8 dicembre scorso ai danni di due testimoni di Geova.
In manette sono finiti Flori Laska, albanese di 21 anni, già domiciliato in via Saletta, e il casalese Omar Malgioglio, 21 anni, via Comello. Nei loro confronti pendeva un’ordinanza di carcerazione emessa dal gip Patrizia Bici su richiesta del p.m. Virginie Tedeschi, il magistrato della Procura che ha coordinato le indagini.
Laska era latitante da tempo, ricercato in seguito ad altri due mandati di cattura spiccati dalla magistratura casalese. Uno riguardava l’operazione “ultras” del 2010 per l’accusa di spaccio di stupefacenti. La seconda per un concorso in furto aggravato risalente all’inizio di febbraio del 2009, quando era stato svaligiato un locale in viale Bistolfi.
Flori Laska era riuscito ad eludere la cattura ed era tornato in Albania. A Casale aveva fatto ritorno recentemente ma era riuscito a nascondersi, probabilmente con la complicità di qualcuno.
In seguito all’ordinanza del gip per la rapina ai due ministri di culto, i Carabinieri del nucleo operativo hanno fatto terra bruciata attorno al ragazzo, effettuando anche numerose perquisizioni in diverse abitazioni. Probabilmente si è reso conto di avere ormai scarse probabilità di sfuggire alla cattura e ha deciso di costituirsi: stamani si è presentato nella caserma dei Carabinieri di corso Giovane Italia.
Due giorni prima, sempre i militari del nucleo operativo, avevano bloccato Malgioglio alla stazione, mentre scendeva dal treno proveniente da Torino. Gli investigatori erano sulle sue tracce da alcuni giorni ma non erano ancora riusciti ad intercettarlo. Laska e Malgioglio sono stati trasferiti nel carcere di Vercelli a disposizione dell’autorità giudiziaria: per loro l’accusa è di concorso in rapina pluriaggravata.
La rapina, lo ricordiamo, era avvenuta nel tardo pomeriggio del giorno dell’Immacolata. I due testimoni di Geova, rispettivamente di 63 e 20 anni, erano stati aggrediti, picchiati e derubati di 50 euro. Il più anziano era stato ferito al capo con il calcio di una pistola; l’altro era stato malmenato con una chiave inglese.