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Circa 125 milioni di persone nel mondo sono esposte all’amianto
Attualmente circa 125 milioni di persone nel mondo sono esposte all’amianto sul posto di lavoro. Nel 2004, il cancro polmonare, il mesotelioma e l’asbestosi provocati da esposizioni professionali hanno causato 107.000 morti e 1.523.000 anni di vita con disabilità. Inoltre, diverse migliaia di morti possono essere attribuite ad altre malattie legate all’amianto.
Sono i dati diffusi dall’OMS nei giorni scorsi, dati allarmanti che fotografano una situazione preoccupante e dimostrano che il killer invisibile continua a uccidere e continuerà a farlo ancora per molti anni. «Si tratta delle morti accertate ma sono almeno altrettante quelle non sono ufficiali, come ha fatto presente più volte Barry Castleman», aggiunge però Bruno Pesce, dell’AFEVA. «Solo in Italia ci sono 1600 mesoteliomi l’anno e basta pensare alla popolazione cinese, all’arretratezza delle condizioni di vita e lavoro di India e Pakistan dove l’amianto viene lavorato tutt’oggi senza cautele, per capire qual possa essere la situazione reale».
Il servizio su Il Monferrato di marted' 5 settembre 2017
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