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  • 10 luglio 2012
  • Pecetto

Pecetto incorona Paolo Bertaia al Running Tour video

Dalla grande novità della settimana, il Running Tour di Pecetto, emerge un dato che i più già supponevano, cioè che Paolo Bertaia non sarà atleta di primissima fascia ma è senza dubbio un runner molto versatile, nelle gare su dislivello, competitivo dalla prova corta fino al trail, la sua specialità (nella foto L&G la partenza di domenica). Una vittoria e due secondi posti in tre giorni gli permettono di sovrastare Panza e Calìa. Al femminile Tina Lassen ha la meglio su Carrà (con un “ma…”) e Zanellato. Esce vincitrice alla grande anche l’organizzazione dei Free Runners, nonostante ignoti abbiano cercato di rovinare la festa. E i “diversamente giovani” (in primis Odicino e Masserano, quest’ultimo in gara anche nel trail) si fanno beffe della fatica, onorando la manifestazione. Peruccio e la Ferrara (questa con tre vittorie) affrontano quattro gare in quattro giorni. Avis Casale terza squadra a Borgo Vercelli e secondo posto per la “Chicca”. Un autentico ping-pong di gare tra i vari EPS da stasera. Domani si corre a Cuccaro Monferrato mentre mercoledì 18 si ritornerà nella nostra zona con Pomaro. PECETTO RUNNING TOUR – Paolo Bertaia ci teneva moltisimo a vincere questo tour. Ha calcolato tutto, centellinato anche il più piccolo sforzo, pur di chiudere in bellezza con una prestazione superba nel “suo” trail. Ha rinunciato ad una vittoria “offertagli” da Novella, ad una abbordabilissima (ma a che prezzo?) su Grosso, per prendersi quel tanto che gli bastava. Per i dettagli rimandiamo al pdf sul Trofeo dei 10 Comuni qui a fianco. Alle gare di Pecetto di Valenza sono dedicati, in questa pagina, due video e una galleria fotografica. Nel primo video apertura con un assaggio della bella atmosfera che si respirava e una sintesi della gara di venerdì. Le prove di sabato e domenica nella seconda parte. Le foto ci sono state inviate da L&G, Magagna e Casarin. Grazie. - GARA 1: Venerdì – “Corri sui sentieri di Claudio” (km 6,300) – 1° Daniele Novella (24’24”), 2° Paolo Bertaia (24’24”), 3° Hichati Dhimi (25’01”) – 1^ Elisa Stefani (25’32”), 2^ Mara Giovine (30’56”), 3^ Sonia Saad (31’23”). Due dei “compagni di merenda” (il terzo, Di Pietro, è ancora fuori gioco) vanno subito in fuga e dettano legge fino all’ultimo metro. La strana volata può insinuare il dubbio che la merenda preveda il biscotto, ma non è così, perché non c’è combine; il mal celato tentativo di Daniele di lasciare la vittoria all’amico che gioca in casa e ci tiene a ben figurare non ha fatto i conti con la sportività del medesimo che nell’ultimo metro si trattiene quel tanto che basta a far passare un’unghia del fubinese (avremmo detto un capello, ma…) e a ristabilire le giuste proporzioni, senza falsare l’ordine d’arrivo. Quarto, anzi, quarta assoluta, tale Elisa Stefani che, tanto per cambiare, si concede il monologo con le avversarie ad anni luce. Poi saluta e se ne va (ci dice a Bressanone dove, col suo ragazzo, oltre a correre si cimenterà con l’arco, la canoa, e altre cosucce che danno una sapore diverso alla gara). Avis Casale che “muove” un certo numero di iscritti, anche se hanno corso la sera precedente. Conoscendo già in parte il percorso, molti affrontano con estrema cautela la discesa nel bosco che recupera una sessantina di metri. Anche se fuori dal loro campionato, Peruccio e Cabella non si divertono se non si punzecchiano. Sul breve ha la meglio, in volata, l’alessandrino. - GARA 2: Sabato – “La Rocca di Pecetto” (km 7,300) – 1° Mattia Grosso (29’37”), 2° Paolo Bertaia (29’42”), 3° Michele Panza (30’14”) – 1^ Norma Sciarabba (41’’31”), 2^ Caterina Carrà (44’15”), 3^ Tina Lassen (46’01”). Questa prova ci è piaciuta moltissimo. Centro storico ben gestito, giro per le serre impegnativo e mai noioso. Ma anche gara sfortunata perché sotto un sole cocente (solo alla fine una brezza beffarda fa capolino) e, soprattutto, perché sfatare il tabù che di sabato sia usanza non correre… è dura. Eppure il bello di questa manifestazione è il confrontarsi su tre giorni consecutivi; non correre il sabato avrebbe falsato le intenzioni del Tour. Grosso è venuto per provare a vincere, e vince meritatamente, spremendosi, pur essendo chiaro che a Bertaia va bene così; quattordici ore dopo le pile dovranno essere a pieno carico. E’ una gara a due. Si vedono zigzagare in lontananza mentre scendono il sentiero nel boschetto. All’ingresso in paese Paolo si lascia andare a uno striptease e termina a torso nudo, per la felicità delle signore presenti. Meritatissima è la vittoria di Norma Sciarabba, caparbia e professionale come poche, dopo anni non certo fortunati. Quasi tutti arrivano stremati. Tra i più freschi Odicino, che pure ha corso anche la prima gara. Chi pare non averne più è Tina Lassen, ma il giorno dopo si saprà che ne valeva la pena. Peruccio, alla terza gara in tre giorni, nelle condizioni più dure rende la pariglia a Cabella (che non disputerà il trail). - GARA 3: Domenica – “Mini Trail di Pecetto” – (km 20,900) - 1° Paolo Bertaia (1h45’41”), 2° Michele Panza (1h49’12”), 3° Daniele Novella (1h’49’13”) – 1^ Vera Mazzarello (2h02’39”), 2^ Mara Giovine (2h12’14”), 3^ Maura Norbiato (2h21’56”). Il monologo stavolta è del Bertaia che ci si aspettava. Dietro si giocano le altre due piazze e l’astigiano Panza è degno secondo, anche nel mini trail, dove se la fa tutta con Novella e Panucci. Domina anche Vera Mazzarello, a suo agio in questa specialità. E’ giusto sottolineare che nella classifica femminile Caterina Carrà (da qui il “ma…”) ha rinunciato ad una sicura vittoria nel Tour per fare la “scopa”, cioè affiancare nel trial un collega che necessita di accompagnatore. La sua è una vittoria morale di diritto. Ivo Masserano, il meno giovane in gara (sono 77 gli anni e gli avversari), chiude 59mo. A lui le ferie piace passarle così. La sedentarietà sia degli altri. - I VINCITORI DEL PECETTO RUNNING TOUR - CLASSIFICA FINALE: 1° Paolo Bertaia 300 pt, 2° Michele Panza 297 pt, 3° Nicola Calìa 294 pt CLASSIFICA FEMMINILE: 1^ Tina Lassen 231 pt, 2^ Caterina Carrà 226 pt, 3^ Patrizia Zanellato 221 pt Dal quarto al sesto posto due valenzani e un casalese (Rosso, Vescovo e Peruccio). Ma sono ben 31 gli Atleti (“A” maiuscola) che han portato a termine le tre prove. Nello stesso pdf, come promesso, sono tutti elencati nella classifica finale del Tour per essere esposti al pubblico applauso, indipendemente dal piazzamento finale. COSE SERIE – Gli organizzatori Free Runners hanno passato tutta la giornata di venerdì a segnare il percorso del trail, una ventina di chilometri, con le classiche fascette biancorosse (qualche centinaio). Domenica la brutta sorpresa, quando ci si è resi conto che alcune, in serie, erano state rimosse da ignoti in due punti diversi. Nel boschetto appena a sud del paese si è ripristinato quasi tutto, in fretta, mentre di una seconda serie, nel punto più lontano del percorso, al confine con Pietra Marazzi sotto i ripetitori, ci si è accorti solo a gara in corso e si è faticato non poco a tenere gli atleti sul tracciato. Pare che uno solo abbia sbagliato strada in tali frangenti; gli stessi atleti ci hanno confermato che chi li precedeva era sempre ben visibile. Nessuna rilevanza, quindi, ai fini dei primi posti della classifica. Sospiro di sollievo ma rimane il deplorevole gesto, che si commenta da sé. Sono situazioni in cui tali individui la fanno franca; plurale perché la distanza tra le due “crime scenes” porta a pensare ad iniziative separate. E’ amaro constatare quanto il proverbio che vuole la madre dei c… (furbi per credo) perennemente incinta sia sempre valido. COSE QUASI SERIE – La diatriba parrebbe finita. Con Di Pietro in pre-pensionamento e Novella che ha finalmente accettato la sfida di Bertaia sul trail, beccandole di santa ragione, Paolo ha avuto soddisfazione. Ma Novella rilancia: “Non mi sono nemmeno impegnato perché in questi trail non si suda. Domani, se volete, ritorno e lo faccio in meno di un’ora e mezza.” Alla prossima (merenda). COSE PER NIENTE SERIE – Paolo Bertaia come Manuela Arcuri? C’è poco da scherzare. Qualcuno ha proposto di erigere una statua in loco al trionfatore del Tour. Ve l’immaginate Paolo Magno a fianco del celeberrimo Borsalino nella piazza del paese (prototipo in fotogallery)? L’impatto ambientale e storico sarebbe devastante. Il riferimento è alla bagarre sollevata dalla statua alla curvosa Manuelona nazionale in Puglia. Per il momento meglio lasciar perdere… GRAN PRIX DELLA FRASCHETTA – L’odierno quaderno AICS è interamente dedicato al concorso alessandrino quando manca una sola gara al termine. In apertura un commento di Pier Luigi Prato. DI TUTTO UN PO’ – Edmil Albertone secondo lo scorso martedì a Montemarzo (AT) dietro a Mostafa Errebbah su 8,5 km. e sesto sabato alla gara Fidal di Carisio (TO), km 6,85, appena dietro a Racchi El Mostafa, da noi ben conosciuto per le sue molteplici vittorie a Trino e nel vercellese. Primo Fabio Mascheroni. Giovedì, a Borgo Vercelli, gran partecipazione Avis Casale (terza squadra con 23 atleti) e secondo posto femminile per Maria Rita Torino su 6,3 km. Nella stessa gara, terza donna Loredana Ferrara e quarto assoluto Silvio Gambetta. I vincitori sono stati Salah Ouyat e Margie Santamaria. Questa settimana Loredana Ferrara batte Silvio Gambetta per il numero di gare corse (con tre vittorie consecutive nel weekend). Lui quarto e lei prima donna venerdì a Baveno (VB), km 5,5; vincitore Claudio Guglielmetti. Sabato la vignalese si ripete a Lozzolo (VC); Gambetta secondo dietro ad Andrea Brumana sui 7,7 km. Domenica corre solo lei e centra il tris a Borgomanero (NO), km 11. LE GARE DELLA SETTIMANA – Sette giorni all’insegna di un vero ping-pong. Questa sera, martedì, gara CSI ad Arzello di Melazzo (ore 20,30 - km 6,1). Domani AICS a Cuccaro Monferrato (ore 21 – km 6). Giovedì UISP al Borgo di Ovada (ore 20,30 – km 4,3). Venerdì AICS (e Fidal) ad Arquata Scrivia (piazza Bertelli, ore 20 – km 5). Domenica UISP ad Ovada (via Piave, ore 9 – km 9,7). Lunedì AICS a Predosa (ore 20 – km 6). Infine, martedì 17 UISP a Cavatore (ore 20,30 – km 7,5). Nella nostra zona si tornerà a correre mercoledì18 con la classica notturna di Pomaro Monferrato; pare che si ritorni al giro del laghetto.

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