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  • 19 febbraio 2010
  • Casale Monferrato

La scomparsa di Remo Grossi, il fondatore del ristorante "La Torre" e dell'hotel Candiani - Lunedì i funerali a San Domenico

E' morto a 80 anni Remo Grossi, storico ristoratore de "La Torre", il noto locale sulla collina di Sant'Anna trasferitosi in città nel 2006, Dove, qualche anno prima, lo stesso Remo Grossi aveva aperto l'hotel Candiani, recuperando l'ex mattatoio. In estate il "patron", che era nato il 17 ottobre del 1929, era stato colpito da un'ischemia, ma si era poi ripreso. Martedì ha accusato un nuovo malore ed è stato ricoverato in ospedale dove è spirato nel primo pomeriggio di oggi. Il rosario sarà celebrato domenica alle 18,30 nella chiesa di San Domenico, dove lunedì alle 15 saranno celebrati i funerali. Remo Grossi sarà sepolto nella cappella di famiglia a San Giorgio. *** Qui di seguito, pubblichiamo un articolo di Pier Luigi Buscaiolo tratto da "Il Monferrato" del novembre 2006. Il ristorante ''La Torre'' ha compiuto 40 anni. Una delle ''istituzioni'' gastronomiche e della ricettività casalese arriva a questo traguardo scendendo dalla collina: infatti ha abbandonato la sede vicino alla torre Gaiona su di S. Anna per approdare al centro storico, all'interno della struttura dell'Hotel Candiani in via Candiani d'Olivola. Ma andiamo indietro nel tempo per conoscere le fortune di questo tempio dell'arte culinaria monferrina. Correva l'anno 1966 quando Remo Grossi, reduce dalla mitica ''Greppia'' whisky a go-go e ritrovo dei viveur casalesi di quel periodo, inaugura il ristorante ''La Torre''. Allora in cima a salita c'erano pochi insediamenti e non lontano dalle Cento Finestre e nei pressi della Torre Gaiona, Grossi ristruttura un vecchio cascinale. La vista spazia sulle verdi colline del Monferrato e sulla pianura oltre il Po con un panorama che a dir bello è poco. Ne esce una villa castello con i suoi merletti, la torre e tanti archi opera della fantasia del geometra Achille Peduzzi. In breve tempo il ristorante si fa un nome e diventa meta tradizionale per turisti e per chi si trova dalle nostre parti per lavoro. In particolare alla domenica banchetti sterminati stipano i pur vasti locali e ben presto diventa difficile tenere il conto di quanti sposi hanno tagliato la fatidica torta fra gli ''urrà'' degli invitati resi allegri dal buon vino del Monferrato. Ma non solo a ''La Torre'' c'è un susseguirsi di feste e galà con molti nomi famosi della politica, dello spettacolo... A cavallo degli anni '80 la grande svolta. La figlia di Remo, Patrizia Grossi lascia gli studi universitari e si occupa a pieno titolo della cucina. Stop alle tavolate e nuovo indirizzo gastronomico con rivisitazione degli antichi piatti monferrini in chiave nouvelle cousine molto moderata. Il menù segue il mercato stagionale: piatti leggeri con grande impiego di olio extravergine, verdure appena scottate, funghi e tartufi in stagione, pasta fatta in casa. Come detto c'è una strizzatina d'occhio alla nouvelle cousine ma soprattutto grande rispetto della tradizione monferrina rivisitata con modernità e fantasia. Una nuovo indirizzo che risulta vincente in quanto il ristorante, già segnalato e recensito sulle più importanti guide gastronomiche (Michelin, Veronelli, Espresso, Gambero, ecc.) arriva in questi anni al vertice dei giudizi (stella Michelin nell'85 e il secondo posto in Piemonte nel '98 per ''L'Espresso''). E Patrizia diventa anche ambasciatrice monferrina nel mondo con le partecipazioni a Casa Italia per i giochi olimpici (ultimi a Torino) dove conquista le simpatie di fini gourmet. Domenica 19 novembre l'ennesimo traguardo con la festa per i 40 anni del ristorante con Remo, Patrizia e il marito Paolo Calabrese anche gli amici chef che fanno parte della UIR (Unione Italiana Ristoratori) che hanno cucinato con lei per questo speciale incontro conviviale. Una serata che si è conclusa con la torta con 40 candeline.

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Enea Morotti

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