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La "Poesia religiosa" e la figura di San Francesco d'Assisi
La figura di San Francesco d’Assisi, al centro dell’ultima edizione de “Poesia Religiosa”, l’incontro di approfondimento culturale e religioso, organizzato sabato 5 ottobre a Crea, dalle Associazioni Culturali SO.MA. e dal Museo Italiano per la Pace. La giornata, ispirata da una missiva del Santo Padre scritta in preparazione di “Economy of Francesco” (incontro con giovani economisti e imprenditori in programma dal 26 al 28 marzo 2020 ad Assisi), è stata occasione per adoperare un focus sulle origini del francescanesimo in Oriente, sul panorama economico dei tempi e sui legami con l’Islam, nonché sulla poetica racchiusa Cantico delle Creature.
A ricordare come l’arrivo dei francescani a Crea (nel giugno 1820), avesse segnato la rinascita del Santuario recuperato dalle rovine, dopo le distruzioni risalenti al periodo Napoleonico è stato il rettore monsignor Francesco Mancinelli: “…oggi come allora, il Santuario continua ad essere un luogo di spiritualità, pace e incontro, immerso tra le bellezze del creato”. Don Angelo Maria Manzini ha invece ricordato la presenza dei francescani a Casale Monferrato, a partire dal 1214-15.
“Furono sempre i francescani che, 27 anni prima di Marco Polo, con il fra Giovanni Pian del Carmine, per primi, raggiunsero la Cina”, ha proseguito Fabio Lavagno, docente e studioso di Lingue Orientali. Fu infatti tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo che il francescano venne inviato dall’allora Papa Innocenzo IV, per convertire i Gran Khan dei mongoli al cristianesimo. Nei decenni a seguire, oltre all’intento di evangelizzare la Cina, vi fu anche quello di contrastare la competizione tra la fede cattolica e l’Islam. Più tardi, Giovanni da Montecorvino divenne il primo Vescovo francescano della Cina. Con l’arcivescovo Kambaliq, si concluse, poi, il primo periodo di presenza francescana in Cina. Il secondo periodo, invece, iniziò nel 1690 con la nomina di Fra Bernardino Della Chiesa a vescovo di Pechino. Nel 1946, con Pio XII, venne segnata la nascita della Chiesa Cattolica in Cina, affidata ai francescani (5 Arcidiocesi, 13 Diocesi); nel 1948 (706 frati). “Tutto ciò avvenne sulla Via della Seta, il cui significato fu ben diverso da quello contemporaneo”, ha concluso Lavagno.
Di “San Francesco e il mondo islamico” ne ha parlato il decano del Centro Islamico di Segrate Rosario Pasquini, ponendo in evidenza gli aspetti comuni di rispetto e fratellanza umana, tra le due religioni. Ascolto e comprensione dell’altro, restano presupposti indispensabili, come lo furono 800 anni fa, quando Francesco, durante la V Crociata, incontrò il Sultano d’Egitto il quale, per imitatio Christi, da nemico divenne amico. “Nel suo messaggio di cambiamento globale”, è stato riportato, “Papa Francesco invita tutti gli uomini di buona volontà, al di là delle differenze di credo e di nazionalità, ad essere uniti da un ideale di fraternità, per coltivare, insieme, il sogno di un nuovo umanesimo”.
"Il mondo è qualcosa di più di un problema da risolvere. E’ un mistero gaudioso, che comprendiamo nella letizia e nella lode”. A distanza di oltre otto secoli, i giovani liceali, delle classi 1° A e 1° B del Classico Balbo di Casale, sono partiti dal Cantico delle Creature, per adoperare riflessioni, approfondimenti e analisi del testo poetico più antico della letteratura italiana, di cui si conosca l’autore. Ne sono seguiti spunti storici e filosofici ripresi in un testo teatrale, rappresentato dai ragazzi stessi del Laboratorio Teatrale coordinato dalle proff Maria Paola Casorelli e Adriana Canepa.
Numerosi gli spunti sollecitati dal Santo di Assisi durante la mattinata tanto che, Piera Caramellino di So.ma., sta pensando di programmare un secondo incontro.
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