Pasquale un chirurgo che però... operava con il pennello.
di Eligio Iuricich
Vorrei ricordare il mio amico pittore Pasquale Barberis, deceduto da poco.
Ciao caro Pasquale, abbiamo fatto un bel tratto di vita insieme ed ora mi sento un po’ più solo! Ripenso alle nostre giornate domenicali all’insegna delle estemporanee di pittura che si svolgevano in Piemonte, Liguria e Lombardia.
Tu primeggiavi con il tuo tratto inconfondibile, con le tue figure impressionistiche di cavalli, cani... e con i tuoi paesaggi dai colori monferrini.
Ti vedo mentre dipingevi all’aperto davanti al tuo cavalletto, a volte con un grembiule, per non imbrattare di colore i vestiti, e con i guanti che ti davano l’aria di un chirurgo che però operava con il pennello! Poi ricordo quando chiamavi intorno i bambini per far loro vedere come si usano i colori e li facevi sorridere lisciandoti i baffetti.
Senza dubbio nella tua nuova vita non ti faranno mancare oltre alle tele, colori e pennelli, anche le mele, il tonno e il coniglio... che la tua “bionda” ti cucinava con maestria.
Ciao amico, ciao maestro, ciao grande Pasquale.