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Atletica leggera
Dal Molin: «A Tokyo punto alla finale. E voglio il record italiano...!»
Intervista all'ostacolista con radici occimianesi che sarà in gara alle Olimpiadi dopo il bronzo europeo nei 60 ostacoli indoor e il titolo italiano assoluto nei 110 con record italiano in 13.27.
Paolo Dal Molin. Un nome che risuonerà nello stadio olimpico di Tokyo e, quando sarà ora dei suoi 110 ostacoli, porterà con sé il tifo e il calore della gente del Monferrato che seguirà trepidante le sue gesta sportive nell’evento più importante per un atleta: le Olimpiadi. L’atleta di Occimiano sta vivendo un anno magico: bronzo europeo nei 60 ostacoli indoor, titolo italiano assoluto nei 110 ostacoli con record italiano in 13.27 e pass diretto alle Olimpiadi senza passare dal ranking mondiale, che comunque gli avrebbe permesso di andare alla kermesse a cinque cerchi. E il Monferrato, in qualche modo, sarà sulle tribune deserte di Tokyo a tifare per lui.
Il “come stai” solitamente di circostanza, diventa di grande interesse a pochi giorni da Tokyo...
Sto bene, è andato tutto bene in questo periodo, peccato per la gara di Gateshead della settimana scorsa dove mi sono agganciato con un piede al terzo ostacolo che mi ha ruotato completamente. Ho cercato di rientrare, ma ormai ero in ritardo e la gara era “andata”. Però, sì, è un buon periodo!
Una stagione fina a qui esaltante, tutavia in te traspare una certa pacatezza quasi come se, in realtà, ciò che hai fatto in questo 2021 non sia così eccezionale.
È vero, do questa sensazione e in tanti mi dicono che non mi rendo conto di ciò che ho fatto, ma la verità è un’altra. Io ho sempre saputo di valere i crono che ho fatto quest’anno e che cosa avrei potuto fare se avessi corso questi tempi 5 o 10 anni fa, se non fossi stato costretto ai tanti stop?
Torniamo al record italiano. Dopo la gara ti sei tolto qualche sassolino, “dedicandolo” a chi non aveva creduto in te o a chi diceva che eri competitivo solo nelle gare al coperto. In quel 13.27 cٚ'è più rivalsa o soddisfazione per avere migliorato un record vecchio di 9 anni?
99% di soddisfazione e 1% di rivalsa, ma io non dimentico chi mi ha voltato le spalle o mi ha remato contro quando le cose non andavano per il verso giusto. Ci tengo però a ribadirlo: io quel tempo sapevo di averlo nelle mie corde e so che posso fare anche meglio, migliorando qualche piccolo aspetto tecnico.
Ecco, la guida tecnica. Curioso il cambio di allenatore a pochi mesi dallٚ'appuntamento olimpico.
Ma no, io sono sempre stato molto autonomo, non è stato un vero e proprio cambio, diciamo che in questo periodo ho voluto provare ad avere una guida. Con Antonio (De Sanctis, ex bobbista azzurro) c’è sempre stato un confronto anche quando ero seguito da altri. È stata dura convincerlo ad accom-pagnarmi in questo percorso per i suoi tanti impegni, ma alla fine ha accettato e lavoriamo insieme.
Nelle tue parole si percepisce una grande tranquillità. E' così? Non senti salire l'emozione per il gran-de evento?
Non sono una persona che esterna le proprie emozioni, forse è anche il mio punto di forza, ma anche grazie a Vanessa (la fidanzata, nda), nell’ultimo anno ho trovato un equilibrio nuovo, anche con la tensione prestativa che riesco a farmi scivolare via. Non solo, io vivo anche nel futuro, forse è sbagliato, ma penso già al passo successivo, non mi fermo. Nel mirino ci sono già i Mondiali indoor del prossimo anno.
Però fra pochi giorni ci sono le Olimpiadi, non una gara qualsiasi. Che cosa ti aspetti che succeda?
Certo, ora il focus è su quello. Obiettivo? Correre più forte di quanto fatto finora, so di poterlo fare. Non dirò che qualsiasi risultato vada bene. Voglio fare il record italiano, come obiettivo minimo e poi voglio la finale. Credo che sia alla mia portata, se non la raggiungo è perché ho sbagliato io qualcosa. Sono nelle condizioni fisiche e mentali per arrivare tra gli otto finalisti.
Questione pandemia. A Tokyo cٚ'è apprensione, tu come la vivi? Sei vaccinato?
Ho fatto la prima dose e farò la seconda al ritorno da Tokyo. Come la vivo? Con un moderato distacco, sono tranquillo.
Il cronoprogramma?
Dal 22 al 25 luglio sarò a Roma, il 26 partiremo per Tokyo. Il 3 agosto la batteria, il 4 la semifinale mentre il 5 è prevista la finale.
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