Vittime del mesotelioma. In ricordo di una persona semplice, che ha lasciato un grande segno.
di maestra Marina
Invio un ricordo dedicato ad una persona scomparsa di recente, l’ennesima vittima dell’amianto. I semplici se ne vanno senza fare rumore e spesso lasciano un grande segno nella vita di chi ha condiviso il loro cammino.
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Caro Giovanni, hai deciso di partire in una bella giornata di sole primaverile, stretto nell’abbraccio di tua moglie e dei tuoi figli, nel modo più dolorosamente bello, accompagnato da coloro che tu hai amato e aiutato fino all’ultimo momento. La malattia ti ha concesso poco tempo e quel tempo lo hai condiviso con chi hai amato e che è diventato tuo protettore e custode, accompagnandoti fino all’ultimo istante.
Ti ho conosciuto sette anni fa, quando Gaia , la tua prima nipotina, ha cominciato a frequentare la Scuola in cui lavoro. La accudivi con gioia, la accompagnavi non solo a scuola, ma nella sua vita, con fermezza e dolcezza, sempre col sorriso, incoraggiandola a confrontarsi con gli altri, ad affrontare le sue paure, ad essere felice. E ti vedevo percorrere il ponte sul Po in bicicletta, sempre sprintoso, partivi alla volta del “Valentino”, andavi ad aiutare tua figlia Milena in negozio ogni giorno. Quante volte ci hai fatto ridere con le tue battute, le tue osservazioni ironiche e intelligenti, e anche i tuoi silenzi eloquenti a commentare i fatti avvenuti. Entravi in negozio, salutavi , cominciavi a riordinare e subito facevi il conto dei caffè chiedendo alle clienti presenti chi lo volesse. Gentile, presente, capace con un gesto, un sorriso, una parola, di toccare il cuore di molti. Non sapevo molto della tua vita, inizialmente per me eri “il marito della Vitto”, la nostra storica bidella, colei che ha rallegrato la “XXV Aprile”per un tempo lunghissimo. Ma poi ti ho “ascoltato” attraverso i gesti che ho osservato, i racconti di Milena, le parole di Gianluca, l’entusiasmo di Gaia e anche il suo modo intenso di relazionare con te e ho visto molte cose. Ho visto l’uomo che curava i fiori in cortile, e che portava a scuola le torte per le feste dei suoi nipoti . L’uomo sempre disponibile ad ogni richiesta, che ogni giorno riprendeva Gaia da scuola e si informava dei suoi problemi, delle sue avventure. L’uomo che raccontava pezzetti della sua vita, dei suoi lavori, della fatica che è stata per chi ha affrontato tempi diversi e più intensi .Il compagno di lavoro, di vita , di interessi e di impegni di Milena, il suo braccio destro, la sua forza e la sua costanza. Voglio restituire questo ricordo di te, che hai toccato anche la mia vita . I tuoi figli sono stati molto fortunati, hanno avuto un padre meraviglioso, un compagno di vita intelligente e sensibile , una guida forte e sicura. L’ironia, la dolcezza e la forza del tuo sguardo rimarranno nei nostri pensieri. Grazie Giovanni, uomo “Buono e Giusto”.