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Rivelazione
Roberto Vecchioni sul Corriere della Sera: «Luci a San Siro? Dal Car di Casale...»
In un'intervista a firma Aldo Cazzullo
Era domenica 11 settembre 2016 e Roberto Vecchioni cantava in piazza Castello per il concerto inaugurale del parco Eternot. Qualche ora prima di salire sul palco, durante la visita all’ex area Eternit, il celebre cantante milanese commentava così la sua visita in Monferrato: «Ho fatto parte del servizio militare alle Casermette e la nostalgia e i ricordi non mi sono estranei. Poi mi piace cantare in luoghi che hanno una storia, delle tradizioni, un passato ancora presente».
Nei giorni scorsi, in un’intervista a firma di Aldo Cazzullo, sulle pagine del “Corriere della Sera”, il cantautore ha ricordato dove e come è nata la celebre “Luci a San Siro”: «Al Car – Centro Addestramento Reclute, alle casermette di Casale Monferrato, luogo di una tristezza spaventosa. Due giorni prima di partire per il militare, lei mi aveva lasciato».
Una delusione d’amore per Vecchioni, «Siamo stati insieme quattro anni. Non è stata la mia prima volta, ma fu con lei la scoperta del sesso, un’emozione fortissima. Quando mi lasciò fu terribile. Mi pareva di aver perso l’unica donna del mondo», che poi scrisse la sua canzone nei giorni successivi di licenza nella sua casa milanese.
«Avevo una chitarra, ma non riuscivo proprio a scrivere una canzone su un amore finito. Era un sentimento così forte, mi pareva che le parole non bastassero», aggiunge il cantante. Ma le luci a San Siro non erano quelle dello stadio: «Sono le luci che scorgevamo dalla montagnola di San Siro, quella innalzata con le rovine delle case bombardate. Andavamo là a nasconderci e a fare l’amore. E poi Settimo Milanese, Sesto San Giovanni, il laghetto di Redecesio vicino all’Idroscalo… strade bellissime, vicende fantastiche».
E noi casalesi però ci ricorderemo di quel concerto, in piazza Castello, quando Roberto sventolò il tricolore “Eternit Giustizia!”. Lui ci diede un’energia e una gioia immensa.
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