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Trino

Il preside Gallucci saluta dopo tre anni

Da settembre tornerà a Milano a dirigere il Comprensivo “Stoppani”

Dopo tre anni alla guida dell’Istituto Comprensivo di Trino, il dirigente scolastico Michele Gallucci lascerà l’incarico per prendere servizio, dal prossimo 1° settembre, a Milano, sua città di residenza. 

Andrà infatti a dirigere l’Istituto Comprensivo “Stoppani”, dove aveva già insegnato, una realtà con 1.100 studenti, con una secondaria e due primarie, senza scuola dell’infanzia. 

La decisione è stata presa a pochi giorni dall’uscita della pubblicazione degli esiti della mobilità. «È stata una scelta difficile dover lasciare un posto dove si lavora bene e dove si avverte un senso di fiducia tangibile da parte delle persone che collaborano con te - spiega lo stesso Gallucci - alla fine hanno pesato il nuovo assetto che la scuola prenderà con il dimensionamento, che avrebbe imposto una riorganizzazione radicale sul piano personale e la consapevolezza che non sarebbe stato più possibile chiedere un trasferimento a breve, poiché tutte le sedi sarebbero occupate da dirigenti di nuova nomina. Insomma, avrei fatto ancora volentieri qualche anno a Trino, ma a causa della riorganizzazione in atto nel mondo della scuola, ho preferito, seppur a malincuore, anticipare questa scelta». 

Che scuola lascia a Trino? «È una scuola che sta acquisendo sempre di più un’identità sui bisogni che ci sono. Questo contesto richiede la presenza di una scuola considerata di prossimità, in cui la comunità di Trino può trovare un punto di riferimento e una risposta alle proprie richieste». Gallucci era arrivato a Trino all’inizio dell’anno scolastico 2021-2022 e si era subito fatto apprezzare per i modi garbati e sempre educati, nonchè per il buon senso con cui ha da subito operato, andando incontro al personale scolastico e ai genitori. Nel tempo ha saputo adeguarsi alle esigenze del territorio, riuscendo a collaborare con le varie realtà associative, per il bene della scuola. 

Ha sempre lavorato come insegnante di sostegno, con diversi progetti a sostegno degli studenti con background migratorio, prima di diventare dirigente superando il concorso nel giugno 2019. La sua formazione iniziale è in ambito musicale, essendo diplomato in pianoforte e clavicembalo. E proprio questa sua passione ha portato ad attivare a Trino il corso di educazione musicale, dallo scorso anno scolastico. «Spero di lasciare una bella eredità. È  stata certamente una delle iniziative che hanno caratterizzato i miei tre anni - aggiunge il preside - un progetto che abbiano portato avanti sulla scorta di proposte che i docenti hanno fatto e di cui abbiamo provato a verificare la fattibilità. Lascio una scuola dove la partecipazione dei docenti, rispetto alle scelte strategiche, è tenuta in piena considerazione. Il corso musicale andrà a pieno regime nel 2025-2026, quando si completerà il percorso di sperimentazione. Un’esperienza che ha trovato la risposta positiva del territorio, in particolare di realtà come il Centro Buzzi e la banda musicale che ci hanno accompagnato in questo percorso per quel che riguarda le proprie competenze, ma anche aziende del territorio che hanno contribuito all’acquisto degli strumenti musicali che abbiamo dato in comodato d’uso alle famiglie dei ragazzi iscritti». 

Dimensionamento scolastico

Sull’ultimo anno Gallucci sottolinea: «Quella terminata a giugno è stata un’annata molto impegnativa e al tempo stesso stimolante per tutti: le novità più importanti arriveranno però nel 2024-2025 con gli interventi di dimensionamento scolastico». Da settembre il Comprensivo di Trino vedrà anche l’annunciato accorpamento di Asigliano e i numeri cresceranno ovviamente ulteriormente rispetto agli attuali seicento studenti, compreso il plesso di Palazzolo. «Si raggiungerà il numero di mille studenti, con una buona prospettiva di stabilità nel prossimo quinquennio» conclude il preside. Solo nelle prossime settimane si conoscerà il nome di chi prenderà il posto di Gallucci a Trino. L’arrivo di un preside di nuova nomina, proveniente dall’ultimo corso, garantirebbe continuità e la possibilità di programmare al meglio il prossimo triennio, se così non sarà, ci sarà una reggenza, in questo caso di un anno.


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