Articolo »

Il lungo restauro di Sant’Eusebio, orgoglio di Varengo

Erano le 16,30 in punto di sabato scorso, quando dalla stradina che porta al castello è giunta davanti al palazzo comunale, l’auto con il cardinale Giuseppe Bertello, governatore dello Stato della Città del Vaticano, ospite dei marchesi Adorno Cattaneo Giustiniani (“lo abbiamo sistemato in una camera denominata stanza del vescovo, che in futuro chiameremo stanza del cardinale…” ci confida la giovane marchesa). Nella piazzetta Europa, con un tiepido sole quasi primaverile, ad attendere l’alto prelato, la presenza delle autorità civili, religiose e militari era quella delle grandissime occasioni. Il sindaco Mario Tribocco ed il parroco don Luigi Calvo erano attorniati dal vescovo mons. Alceste Catella accompagnato da diversi sacerdoti fra cui don Davide Mussone e don Belloli. La Regione era rappresentata dal vice presidente Ugo Cavallera, la Provincia dal Presidente Paolo Filippi e per lo stato, dal prefetto, dal puestore e dai comandanti dei Carabinieri di Casale e di Gabiano. All’ingresso del Municipio, il sindaco Tribocco e don Calvo davano ufficialmente il benvenuto al prelato, ed il giovanissimo Valerio Pagliano (5a elementare) si meritava l’ammirazione dei presenti ricordando i valori della vita. All’interno, il Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria, rendeva omaggio al Cardinale ed il sindaco, esprimeva la gratitudine dell’Amministrazione che non conosce divisioni ma “tutti operano per il bene comune, consci delle difficoltà oggettive, dovute al calo della popolazione ed alla mancanza di lavoro per i giovani”. Tribocco ricordava quindi gli incarichi svolti in passato da mons. Bertello quale Nunzio Apostolico in varie parti del mondo e la sua fruttuosa mediazione fra Utu e Tuzzi in Uganda, fino alla nomina di Governatore . Presentazione libro L’incontro di sabato scorso in Municipio con il Cardinale Bertello è proseguito nel salone polifunzionale delle scuole, per la presentazione del libro di don Luigi Calvo: “Storia di Varengo dall’alba al tramonto della sua autonomia”. In apertura, il sindaco Tribocco ha ringraziato l’autore per la sua attenta ricerca storica che permette un’approfondita conoscenza del territorio. Il vescovo Catella ha osservato che don Calvo nei suoi libri illustra senza veli luci e ombre della presenza nei secoli della chiesa. Domenico Priora, ha espresso la necessità di salvate la cultura antica di questi paesi, fatta di orgoglio, laboriosità e saggezza. Gian Paolo Bardazza ha parlato degli sforzi decennali per recuperare dal logorio del tempo la bellissima chiesa parrocchiale di Varengo, e coltivare con don Calvo gli ottimi rapporti verso la comunità tedesca di Hirsau, presente al convegno con tre delegati. Nel commento al libro, il prof. Aldo Settia ha sottolineato i punti fondamentali del testo in cui l’autore fa parlare con rigore i documenti scoperti negli archivi comunali e parrocchiali. “Ne viene fuori una piccola antologia sugli aspetti economici, amministrativi, di costume, di gravami ed angherie”. Nella riflessione conclusiva, don Calvo ha ammesso che nel suo libro emerge una visione cupa, in cui domina la triade fatta di fame, peste e conflitti mentre a Varengo, una fede viva tratteneva la popolazione dalla disperazione. Celebrazione a Varengo Alle 11 di domenica, nella parrocchiale di Varengo gremita di fedeli, fra cui diversi sindaci della zona, il cardinale Giuseppe Bertello ha concluso la sua visita a Gabiano concelebrando una messa solenne con il vescovo Catella, e con don Luigi Calvo e don Davide Mussone. Ha accompagnato la funzione l’ottima corale locale. La celebrazione è stata occasione per ufficializzare la conclusione dei principali ed indispensabili lavori di restauro della chiesa dedicata a San’Eusebio primo Vescovo della sterminata diocesi di Vercelli (quella di Casale venne ricavata nel XV° secolo). L’attuale tempio, ha ricordato don Calvo “venne costruito nella seconda metà del ‘700 con indicibili sacrifici di tutti e specialmente del parroco Giacomo De Giovanni che si ridusse a vestirsi di cenci e mangiare brodaglie”. In effetti, come ha confermato il Cardinale nella sua omelia, nonostante le carestie, per anni le famiglie di Varengo si autotassavano al fine di completare l’opera. Al termine della funzione, dopo i ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito ai restauri durati dieci anni, è stata scoperta e benedetta una lapide murata a lato del portale in cui si ricorda in latino la conclusione dei lavori di restauro della chiesa, alla presenza del cardinale Giuseppe Bertello, del vescovo Alceste Catella, dell’arciprete Luigi Calvo e del popolo dei fedeli.

Profili monferrini

Questa settimana su "Il Monferrato"

Ramona Bruno

Ramona Bruno
Cerca nell’archivio dei profili dal 1871!