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Occimiano e Lu Monferrato: la ricorrenza di San Valerio

A Occimiano la comunità festeggia il santo patrono Valerio con il tradizionale e fitto programma di appuntamenti. Triduo di preparazione sabato 19, alle 16, domenica 20, alle 10, e lunedì 21, alle 18, in chiesa parrocchiale: la celebrazione della vigilia sarà preceduta dalla processione con la reliquia che partirà alle 17 dalla Casa di Riposo, dove sorgeva un’antica chiesa dedicata al santo, e terminerà con il canto dei Primi Vespri alle 17,30. Messa solenne martedì 22, alle 18, con le spighe al centro della cerimonia, a ricordo del miracolo del campo di grano maturo in pieno inverno nel luogo del rinvenimento del corpo del vescovo martire, vissuto nel IV secolo. Il prevosto don Gian Paolo Cassano benedirà le ‘spighe di San Valerio’, gustosi dolci preparati da alcune massaie, e le nuove opere ispirate alla figura del patrono nell’ambito dell’iniziativa ‘Artisti per San Valerio’. Si rinnova inoltre la consegna della ‘spiga d’argento’ ad un parrocchiano come riconoscimento per la disponibilità al servizio ecclesiale e alla testimonianza del vangelo. Accanto alle autorità ci saranno i giovani della leva 1995 e i bambini prossimi a ricevere la Prima Comunione, ovvero gli ‘Araldi di San Valerio’ con i loro ‘dignitari’ e l’offerta di germogli di grano presi in custodia all’Epifania. Festa di San Valerio anche a Lu Monferrato. Sabato alle 16,00 si svolgerà la traslazione delle reliquie dalla cripta di S. Valerio alla Chiesa di S. Maria Nuova e mons. Grattarola celebrerà la messa. Alla sera inoltre, alle ore 21, presso il Vecchio Cinema, si potrà giocare alla tradizionale Tombola organizzata dalla Pro Loco. Domenica poi, alle 15,30, si terrà la grande solennità della concelebrazione eucaristica e la processione con le reliquie benedette. Durante la manifestazione non mancheranno gli alabardieri: otto giovani della leva dei diciotto anni che saranno incaricati di onorare San Valerio, facendogli da simbolica scorta. Ciascuno di essi reggerà un’alabarda con un’impugnatura rivestita da velluto e borchie d’oro, al di sopra della quale fa da ornamento un intreccio di nastri riccamente lavorati che terminano in un mazzo fiori (rose e rametti sempreverdi) che richiama il miracolo della fioritura legato alla scoperta del corpo del Santo. La tradizione narra infatti che nel rigore dell’inverno fosse cresciuto del grano in un campo poco lontano dal paese. Gli abitanti, accorsi sul posto indagarono nel terreno per verificare la natura del prodigio e rinvennero i resti del santo. Si accese subito la disputa riguardo al luogo in cui deporre le recuperate reliquie e la questione fu risolta ponendole su di un carro trainato da delle giovenche: gli animali senza guida alcuna si diressero verso Lu. Per la conservazione dei resti nella chiesa del paese fu realizzata un’apposita cripta, in cui ancora oggi è visibile la preziosa urna in cui essi furono sistemati. Al termine della cerimonia di domenica, l’amministrazione comunale attenderà i cittadini nel Vecchio Cinema per esporre un bilancio del 2012 e i progetti per il 2013, nell’occasione verrà anche assegnata una targa ad un Luese benemerito. A seguire, ricco buffet offerto dalla Pro Loco Luese.

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Ilaria Saletta

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