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Iniziativa
“Il mare a Casale” in piazza Mazzini rinviata a mercoledì 30 aprile
La performance delle scuole

AGGIORNAMENTO ORE 14 - «A seguito della deliberazione di cinque giorni di lutto nazionale da parte del Consiglio dei Ministri per la scomparsa del sommo pontefice Francesco sino al 26 aprile, giorno delle esequie, la Performance collettiva proposta dalla Rete ScuoleInsieme "Il Mare di Casale" per “Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto” prevista per giovedì 24 aprile è rinviata a mercoledì 30 aprile». Lo fa sapere il Comune di Casale Monferrato.
Giovedì 24 aprile, all’interno del programma della Giornata Nazionale per le Vittime dell’Amianto, si terrà l’evento performance per l’ambiente “Il mare a Casale” dalle 9 alle 13 in piazza Mazzini.
Prima della performance saranno esposti 600 disegni e opere 3D a cura delle scuole della Rete Scuoleinsieme. Durante la performance andranno a comporre l’opera collettiva gli sfondi delle illustrazioni di Ugo Nespolo realizzati dagli studenti delle scuole secondarie di II° grado altri elementi (pesci, coccinelle, farfalle, fiori e foglie) realizzati dai partecipanti di piazza Mazzini (famiglie, studenti, pubblico di passaggio), con la tecnica degli stencil. Gli studenti contribuiranno con riprese aeree con il drone, foto e riprese a terra a cura degli studenti delle superiori; animazione e flashmob con e intorno allo striscione.
Lo striscione rappresenta il territorio di Casale Monferrato: la pianura, le colline, il fiume Po… un paesaggio presente, con le proprie specificità, anche in molti altri luoghi d’Europa. Attraverso le azioni coreografiche degli studenti gli oggetti mobili di ogni dimensione realizzati in classe prima della performance vengono poggiati e poi rimossi sulla base colorata dal Liceo Artistico dell’Istituto Leardi.
La prima azione coreografica prevede di posare sei grandi sagome colorate, rappresentanti l’amianto, la CO2 e i rifiuti non biodegradabili (come quelli plastici). La seconda azione coreografica prevede di togliere questi oggetti e coprire i grandi fogli della base con gli oggetti naturali realizzati dagli studenti, facendo rifiorire la biodiversità, secondo l’interpretazione creativa dell’artista a cui si sono ispirati. Le farfalle, come le coccinelle, i pesci, le foglie e i fiori sono dei bioindicatori: se il suolo è in salute sono presenti, se non lo è, come indicano molte ricerche scientifiche, sono in diminuzione e a rischio.
Questi azioni coreografiche rappresentano l’impegno di ieri, oggi e domani degli studenti di Casale e del Casalese per: la lunga vicenda della lotta all’amianto, un inquinamento terribile che ha causato molte sofferenze, con malattie e decessi, fra la popolazione casalese; l’inquinamento dei corsi d’acqua, dalla foce al mare, e l’eccessiva dispersione di pesticidi nel suolo, con possibili inquinamenti delle acque di falda; la dispersione di rifiuti inquinanti nell’ambiente, comprese microplastiche e microfibre non biodegradabili con gravi conseguenze per degrado del suolo fertile; la riduzione fino all’abbandono dell’utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia, al fine arrestare le emissioni di gas climalteranti, per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, come gli eventi metereologici estremi (la siccità e alluvioni).
«Il “Mare di Casale” è un invito a non aspettare passivamente gli eventi, ma cercare in ogni modo, rispetto alla verità scientifica, di scegliere di ridurre le nostre emissioni climalteranti e battersi perché le azioni di mitigazione e adattamento rimangano fra le priorità dei nostri decisori».
Profili monferrini
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