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  • 14 luglio 2023
  • Casale Monferrato

Si dedicherà al Comprensivo "Don Milani"

Riccardo Calvo lascia la dirigenza del Balbo

Al suo posto arriva Emanuela Cavalli

Non più tardi di un mesetto fa i suoi studenti lo avevano “spedito” su Marte confidando, simpaticamente, di disfarsene per un po’ e da ieri, giovedì 13 luglio, l’ufficialità.

Il 31 agosto prossimo, dopo 14 anni, il dirigente scolastico Riccardo Calvo terminerà il suo incarico all’Istituto d’Istruzione Superiore Cesare Balbo e Lanza, non per imbarcarsi diretto al pianeta rosso, ma per concludere la sua brillante carriera all’Istituto Comprensivo don Milani di Ticineto, presso il quale è attualmente reggente.

Il testimone, passerà al dirigente scolastico, Emanuela Cavalli, da nove anni in forza all’Istituto Comprensivo Casale 2.

Laureato nel febbraio del 1984 in Filosofia a Torino, Calvo aveva intrapreso la docenza già dal 1982 alle scuole medie di Cerrina e di Gabiano, come insegnante e come sostegno, con esperienze che continua a conservare preziose nel cuore. Poi, era stato insegnante ai piedi della Mole presso i Licei Linguistici e Coreutici della Città Sabauda.

Passato in ruolo nel 1985, nel 1986, a 27 anni, aveva ottenendo la cattedra al Liceo Scientifico Vercelli di Asti, per poi passare all’Umberto Eco, Licei Classico Plana, di Alessandria; successivamente, lo Scientifico Palli e il Classico Balbo. Tra i diversi incarichi, era stato reggente anche alla Bistolfi succedendo alla grande esperienza di Luisa Minazzi. Passato il concorso del 2006, dal 2007 era diventato preside al Cavour e Lanino di Vercelli, dove aveva fatto palestra prima di approdare, nel 2009, al Balbo.

«In questi anni ho celebrato con grande piacere tutti i centocinquantenari del Balbo Classico e del Lanza, i 70 anni e 80 anni del Liceo Scientifico Palli e il 25mo del Liceo Linguistico» commenta Calvo, ripercorrendo con piacere alcune delle tappe più significative della sua carriera.

A lui, il merito di aver anche fatto decollare il Liceo della Comunicazione, con tutte le opportunità di innovazione come il cinese. «La cosa che maggiormente mi sta a cuore, grazie anche alle esperienze diversificate che ho potuto fare, dalle medie, al professionale, dagli istituti tecnici ai licei, anche, coreutici, è pensare alla scuola come ad un percorso unitario. Le classificazioni sono davvero molto relative. Considero il Balbo una sola scuola, con diversi indirizzi e con allievi di eccellenza diversificate, in molti casi anche non scolastiche, di spiccata umanità e di straordinaria significanza. Rivendico una scuola inclusiva che coinvolga tutti in esperienze trasversali e in obiettivi fondamentali. Penso, anche, al Comitato della Salvaguardia per tutti quegli allievi bravissimi, che magari restano nei titoli di coda, ma che posseggono enormi competenze e preziosi valori umani. A livello scolastico, credo che il vero metro di misura sia l’Invalsi che, in qualche modo, dovrebbe trovare corrispondenza con la Maturità. Uno non può prescindere l’altro».  

«Al Balbo ho avuto collaboratori straordinari - prosegue Calvo - un gruppo di lavoro che mi ha sempre garantito una grandissima disponibilità; devo a loro tutto ciò che siamo riusciti a fare insieme a comprova della grande tradizione di sensibilità nei confronti del lavoro comune e del sacrificio che il Balbo ha sempre avuto. E’ sotto gli occhi di tutti il grande impegno che i molti insegnanti, e non solo, profondono per i nostri ragazzi; l’invito è di continuare in un’esperienza di crescita e di oggettiva sfida, che è quella di portare la nostra scuola nella dimensione effettiva del terzo millennio”. Nella sua cifra stilistica sono sempre emersi forte gli aspetti umani, l’inclusione e le competenze che ben si coniugano il claim del Balbo Lanza “Ama, studia, vivi».

Durante la sua carriera, Calvo era anche stato per 15 anni consigliere comunale a Casale; poi, presidente del Consiglio Comunale e, dal 2004 al 2009, assessore alla Cultura e Manifestazioni. Finiti gli studi universitari, l’allora sindaco Riccardo Coppo lo aveva introdotto nel Comitato di Gestione dell’Usl 76 e poi dell’Asl.

«Diventare dirigente scolastico del Balbo è un po’ come tornare alle origini - commenta a caldo la Cavalli, che al Balbo era stata sia studentessa sia insegnante - Sono consapevole dell’importante ruolo che ricoprirò in un Istituto che è uno dei pilastri della comunità casalese, ma sono anche molto fiduciosa nella collaborazione dell’ottimo personale del Balbo Palli e Lanza.  Mi impegnerò nel portare avanti i numerosi progetti già di successo e nell’intraprendere, insieme ai docenti, iniziative sfidanti. Rivolgo un pensiero speciale alla memoria di Gianni Abbate, che tanto mi ha insegnato, e a Riccardo Calvo, con il quale continuo ad avere un arricchente confronto. Un grande grazie, infine, alle meravigliose persone del Negri». Ancora non è noto se l’IIC2 verrà affidato ad altro dirigente o se la stessa Cavalli lo manterrà in reggenza.

Dal primo settembre, dunque, Calvo si dedicherà appieno al Comprensivo don Milani - una bellissima realtà di compattezza e di lavoro di squadra molto arricchente e gratificante - dove trascorrerà l’ultimo o gli ultimi anni della sua carriera: «Arrivando da un’esperienza di piccolo paese, mi sento uomo di periferia. Già mio papà Leandro era stato Direttore Didattico in una realtà molto simile. Mi è, dunque, piaciuta da subito questa sfida. Mi sento fortemente motivato in questo lavoro, molto diverso dal Balbo, ma che va nella direzione di un accompagnamento e di prendersi cura di una fascia d’età particolarmente importante».


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Sabine Ehrmann

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