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  • 27 aprile 2014
  • Casale Monferrato

Ruo: "Dalla Resistenza nascono i valori fondanti della nostra Repubblica"

Per una strana coincidenza, il 25 aprile, giorno in cui in tutt’Italia si è celebrata la festa della Liberazione dal nazifascismo, "Il Monferrato" ha pubblicato una lettera a firma Carrato, Carpignano e Costanzo, di Casale Tricolore, in risposta ad una proposta del presidente del Comitato Antifascista avv. Carpenedo di istituire a Casale un “sito della memoria dell’antifascismo”, in cui si chiede, ai candidati sindaci di dichiarare se ritengono importante tale realizzazione. Crediamo che solo dal confronto possa nascere la possibilità di comprendere le diverse posizioni e di far comprendere le proprie, quindi volentieri rispondiamo. Poichè sappiamo che dalla Resistenza nascono i valori fondanti della nostra Repubblica e che non saremo compiutamente una Nazione finché questi valori non siano pienamente condivisi, riteniamo necessario che resti viva la memoria di quegli eventi e nel programma elettorale di CasaleBeneComune, depositato in Comune proprio il 25 aprile, viene previsto che “Il Bosco della Cittadella diverrà anche il luogo in cui mantener vivo il ricordo della Resistenza, accanto al luogo dove avvenne l'eccidio dei Ragazzi della Banda Tom e all'area in cui crescono gli alberi dedicati ai desaparecidos cileni, sarà realizzato il Museo della Resistenza, che vedrà nella vecchia polveriera una mostra permanente che illustri la Resistenza locale, alla quale verranno affiancate regolarmente mostre e iniziative dedicate ai vari movimenti di resistenza del nostro pianete. Annualmente sarà proposto un Festival delle Resistenze, che vedrà proporre spettacoli teatrali, concerti, presentazioni librarie.” Se saremo premiati dagli elettori, provvederemo a ridare dignità al luogo dove fu trucidata la Banda Tom, perché il martirio di questi ragazzi morti per la nostra libertà è la storia della nostra Comunità; e per lo stesso motivo provvederemo, come proposto dal Prof. Gallo, a revocare l’assurda ed anacronistica Cittadinanza Onoraria a Mussolini e a modificare l’intitolazione dei giardini dell’Ospedale, ritenendo indecorosa e diseducativa la loro attuale intitolazione ad un generale che si rese responsabile del massacro di inermi civili. Non intendiamo però limitarci alla condanna di tutti i totalitarismi criminali che hanno insanguinato il secolo scorso e che in alcune parti del mondo continuano ad opprimere i popoli, ma vogliamo combattere i nuovi totalitarismi, molto subdoli, che si sono affermati negli ultimi decenni. Che senso ha infatti battersi per lasciare ai nostri figli e nipoti un mondo libero se quel mondo è invivibile perché soffocato da veleni, se in quel mondo il lavoro, che è la dignità dell’uomo, viene considerato una merce, spesso di scarso valore? Vivere in un mondo non soffocato dall’inquinamento non solo è un Diritto fondamentale degli uomini che verranno dopo di noi, ma della Terra e di tutte le creature che la abitano. E non è un Diritto fondamentale dell’uomo poter provvedere ai bisogni propri e della propria famiglia? Non è un Diritto fondamentale veder garantita la propria salute sul luogo di lavoro? (su questo tema la sensibilità dei Casalesi dovrebbe essere estremamente sviluppata). Se avremo l’onore di amministrare la nostra città cominceremo dal nostro piccolo a cercare di tradurre in realtà questi principi, e comunque sempre ci batteremo per la loro affermazione, contrastando in ogni modo il diffuso atteggiamento che vede l’uomo e la natura soccombere alle necessità del profitto, contrastando i sempre più gli enormi ed insopportabili squilibri economici e quella globalizzazione che crea enormi ricchezze semplicemente facendo girare denaro, spesso di provenienza criminale. E’ una battaglia nella quale non siamo soli: il nome di Francesco, scelto dal Cardinal Bergoglio per il suo Pontificato evoca il Santo Protettore del nostro Paese che, nell’insegnamento di Cristo, fece del ripudio della ricchezza una scelta di vita ed un indicazione per una Chiesa povera al fianco dei poveri, e che con il commovente Cantico delle Creature elevò un’altissima lode al Creatore ma, al tempo stesso scrisse un modernissimo manifesto ambientalista. E Papa Francesco testimonia quotidianamente con forza la via indicata dal Santo. Ci piacerebbe che anche l’ANPI, che meritoriamente ha tenuto viva ad oggi la memoria ed i valori di libertà e dignità che ci vengono dalla Resistenza, si facesse pienamente interprete della necessità di questa nuova Resistenza.

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Michele Castagnone

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