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Viaggio nel Rinascimento sulle note del flauto dolce: concerto de «Le Muse» a Palazzo Vitta

Tra il castigato «ricercar» medievale che tenta le vie del trascendente senza mai spogliarsi - però - del greve fardello mortale e la seducente e la complicata fantasia barocca (non di rado a rischio di sterile arzigogolo) si colloca la levigata e (apparentemente) semplice perfezione della musica rinascimentale, gioco eletto e prezioso di una cultura che mette al centro temi «futili», umanissimi e immortali - come l’amor borghese - trovando in una ammirevole continenza, l’equilibrio perfetto tra gioco artistico, cortigiana sensualità e indagine dei più delicati, segreti e profondi sentimenti dell’animo umano. Il concerto «A Due», primo appuntamento del 2013 della stagione de «Le Muse» che si svolgerà domenica 13 gennaio alle 17 a Palazzo Vitta propone - attraverso l’omaggio al flauto dolce («strumento le cui origini si perdono nella notte dei tempi», sottolineano gli organizzatori) - un’occasione per entrare in contatto con questa epoca culturale raffinata e fascinosissima. «I primi esempi di primordiali strumenti di questo tipo risalgono a oltre diecimila anni fa, ma solo durante il Medioevo il flauto prende la forma attuale divenendo poi nel Rinascimento uno tra gli strumenti più rappresentativi», sottolinea infatti il comunicato diffuso da «Le Muse». Uno strumento che conserva una voce antica ed evoca - al pari del liuto - l’immagine di ensemble di epoca cortese, di banchetti e cortigiani. Ma anche di musicisti girovaghi e cantastorie, pastori e deità pagane. Gli esecutoridel concerto «A due» Protagonisti del concerto Lorenzo Cavasanti e Manuel Staropoli. Cavasanti ha studiato con Frans Bruggen e Kees Boeke, diplomandosi a Milano con Pedro Memelsdorff. Membro fondatore di Tripla Concordia, Cavasanti si è guadagnato una reputazione internazionale come maestro di stile, suonando come solista in numerose altre importanti formazioni e orchestre, come Le Concert des Nations (direttore Jordi Savall), I Sonatori della Gioiosa Marca, Accademia Bizantina, ensemble Hermosuras, Accademia del Ricercare, Ensemble Il Falcone, ma anche con l’Orchestra del Teatro La Scala - Milano (direttore Riccardo Muti). Ha suonato nelle più prestigiose sale da concerto e festival musicali esibendosi, nel 2000, alla Konzert Haus di Vienna e per i “BBC Proms” alla Royal Albert Hall di Londra. Nel 1998 la registrazione di Tripla Concordia delle Sonate di Bach e Telemann (flauto dolce e flauto traverso) per l’etichetta spagnola Cantus è stata universalmente acclamata per la straordinaria qualità del suono e per la sua tecnica perfetta. Insieme al violinista Fabio Biondi ha registrato le sei Triosonate di G.Ph.Telemann e due CD Virgin Classics in cui, accompagnato da Europa Galante, esegue due Concerti per flauto dolce di Vivaldi. Cavasanti ha tenuto numerose masterclass in Italia ed è stato insegnante di flauto dolce ai Conservatori di Lugano e Bari. Attualmente insegna al conservatorio di Bolzano. Manuel Staropoli si è diplomato in flauto dolce al Conservatorio Tartini di Trieste perfezionandosi con K. Boeke, G. Heyens e con lo stesso Cavasanti. Nel 2000 si è diplomato con il massimo dei voti in flauto dolce presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo e ha conseguito nel 2007 il diploma accademico di secondo livello di flauto traverso storico (cum laude) al Conservatorio Verdi di Torino perfezionandosi successivamente con B. Kuijken. Si è esibito in oltre 600 concerti in Italia e all’estero partecipando a importanti rassegne concertistiche e festival internazionali. Solista dell’ “Accademia del Ricercare” collabora con “l’Accademia Bizantina”, “Tripla Concordia”, “Collegium Pro Musica”, il quartetto italiano di Flauti dolci “Icarus”, l’orchestra “Terg Antiqua”, l’orchestra Montis Regalis e suona in duo con l’organista e cembalista Manuel Tomadin. Ha partecipato alle registrazioni di tutti i CD del gruppo italiano Rhapsody of Fire, realizzati a Wolfsburg in Germania e distribuiti in tutto il mondo. Ha inciso per le case discografiche “Sony”, “Stradivarius”, “Tactus”, “Amadeus”, “Pizzicato”, “Rugginenti”, “Carrara” e scrive sulle riviste di musica antica “Orfeo” e “CD Classics” e “FaLaUt”. Ha svolto attività didattica e masterclass in istituti e accademie di musica antica e nei conservatori di Vicenza e Castelfranco Veneto (TV) dov’è attualmente docente; collabora inoltre con il Conservatorio “N. Paganini” di Genova.

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Enea Morotti

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