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  • 26 gennaio 2011
  • San Giorgio Monferrato

Sergio Ganora: «Quelle di Caponigro sono state dimissioni coraggiose»

Egregio direttore, bisogna congratularsi con la coraggiosa scelta fatta dall’ex assessore Caponigro. Indipendentemente dal colore politico di appartenenza e alla coalizione da lui sostenuta, è evidente il disagio in cui si è trovato un giovane convinto dei suoi valori e dei suoi principi. A tanti sarà sembrata un abbandono ingiustificato, ad altri una decisione dettata dall’orientamento del suo partito a livello nazionale, ma sono convinto che sia stata una scelta molto sofferta: o uscirne per evitare di essere stritolato rimanendo coerente a leali principi cattolici, o andare a rimpinguare le schiere di coloro che si preoccupano soltanto di apparire, alla ricerca di un successo di facciata ma povero di contenuti. E sappiamo quanto sia difficile scegliere, se ascoltare la propria coscienza o le sirene del potere. E’ da illusi pensare di cambiare questo sistema senza esserne intaccati; e se non si vuole lasciarsi intaccare, non resta che uscirne; ma per averne la forza, bisogna avere dei valori molto saldi. Statistiche alla mano la stragrande maggioranza dei giovani, rifiuta tutti i partiti ed anzi vuole nemmeno parlare di politica, agli occhi dei giovani questo malcostume, questa visione del mondo così diversa e lontana, non meritano neanche considerazione. Nel caso di Ruby sicuramente esiste un problema morale, ma si avverte molta ipocrisia da parte degli altri politici che mi fanno ricordare il passo evangelico «chi è senza peccato scagli la prima pietra». Certamente un cattolico si trova molto confuso, di fronte ad un momento in cui la realtà politica è aberrante: da una parte, un capo del governo il cui malcostume, oltre a dare un pessimo esempio, ha tradito l’elettorato cattolico che aveva riposto in lui la sua fiducia; dall’altra gli schieramenti avversari, compreso il terzo polo, che su problemi etici fondamentali (pacs, eutanasia, matrimonio tra omosessuali ecc…) hanno una posizione inaccettabile per chi ha una corretta morale cattolica. Non penso che ci saranno elezioni anticipate, perché prioritario per i nostri parlamentari è tenere stretta la poltrona, e tutto il resto viene dopo. Non esistono giornali indipendenti, tutti hanno la pretesa di annunciare la verità assoluta e non accettano di essere additati come giornali di parte. Di fronte ad una situazione in cui tutti i valori sembrano equivalersi, in cui una generale desolazione spicca solo chi ha più risorse economiche; in un momento storico in cui l’unica virtù riconosciuta è la furbizia, i pentiti sono eroi, e chi è onesto è uno stupido, dove andremo a finire? Tutto questo ci dovrebbe far ragionare, tutti dovremmo cambiare rotta nel modo di pensare, perché solo l’impegno singolo eviterà di portare questo nostro mondo al collasso. Siamo ancora in tempo, per ora: non lasciamoci incantare, decidiamo con la nostra testa.

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Michele Castagnone

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