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Un consorzio di imprenditori del territorio alla guida della Junior Basket

Dopo la retrocessione dalla Serie A, “assaggiata” per una sola stagione, la Junior Basket si appresta a scrivere un nuovo capitolo della sua gloriosa storia iniziata nel 1956. Ieri, lunedì, a mezzogiorno, il presidente Giancarlo Cerutti ha incontrato i giornalisti nella sede sociale di via Aliora per fare il punto sulla stagione da poco conclusa e per anticipare alcune importanti novità sul futuro. «Da dodici anni sono l’azionista di riferimento di questo club: tutte le storie hanno un inizio e una fine e questa impostazione societaria, che è sempre stata identificata nella mia persona, deve ritenersi conclusa. È un passo necessario per dare una continuità a questo progetto». Ha detto così il presidente Cerutti annunciando, di fatto, la conclusione di un ciclo durato dodici anni. Sotto la sua guida la Junior è salita, gradino dopo gradino, dalla C1 («mi ricordo che alla mia prima partita come presidente, al Palazzetto c’erano 71 paganti...») fino alla serie A radicando il basket nella città e sul territorio e facendo crescere la passione e l’interesse per questo sport. Entro la fine di giugno verrà creato un consorzio di imprenditori casalesi e del territorio, sul modello di quello già operante a Varese e, prossimamente anche a Treviso, che inizierà con un programma biennale. Tale organismo possiederà la maggioranza delle azioni dopo il previsto aumento di capitale. Cerutti ne farà parte e ne sarà il “collante”. Al suo fianco ci saranno i soci “storici” della Junior e la famiglia Repetto, che sarà ancora il main sponsor dei rossoblu. Il basket sarà il punto centrale delle attività del consorzio, che nei suoi programmi potrà anche allargare lo sguardo ad altri progetti a favore dei giovani del territorio. Il presidente Cerutti ha delineato la struttura del consorzio che è in via di definizione: sarà guidata da un consiglio di amministrazione e da un presidente, mentre la società di pallacanestro avrà, nelle intenzioni, una struttura molto snella e “tecnica”, al cui vertice potrebbe esserci un amministratore unico o un Cda composto da tre persone che riceverà dal consorzio il budget necessario a concretizzare, sul campo, gli obiettivi prefissati. «Adesso siamo impegnati nella costruzione delle fondamenta di questa nuova “casa”. Una volta creato il consorzio e delineata la struttura a cui sarà affidata la gestione sportiva della Junior, verranno scelti l’allenatore e i giocatori», ha detto Cerutti. In ogni caso Casale ripartirà dalla LegaDue: «Siamo retrocessi sul campo e questo, ai miei occhi, resta un verdetto inappellabile». La possibilità di un ripescaggio in serie A è una eventualità che per il momento il presidente preferisce non prendere in considerazione. Sulla stagione travagliata che si è conclusa da poche settimane, il massimo dirigente juniorino ha invece commentato: «Sul campo abbiamo meritato la retrocessione per errori compiuti nella costruzione della squadra, ma c’è stata anche la convergenza di sfortuna (numerosi infortuni) e di episodi negativi (partite perse di pochissimi punti, che alla fine hanno condizionato psicologicamente la squadra)». Una stagione che, al di là della retrocessione - e quindi del fallimento dell’obiettivo sportivo - ha lasciato in lui un senso di delusione e di amarezza. «In alcuni momenti ho avuto l’impressione che non tutti abbiano vissuto fino in fondo questo campionato con gioia. La partita casalinga contro Siena, era per me il culmine di un ciclo iniziato in C1, invece proprio in quella partita ho colto accenti che in me hanno lasciato un segno». E poi ha aggiunto: «Mi ha intristito anche l’atteggiamento della Lega. Mi piacerebbe che tutti giocassero allo stesso modo, con una identica situazione di serietà organizzativa e finanziaria in grado di garantire la piena regolarità del torneo. Ci sono stati diversi episodi che hanno invece evidenziato buchi nei regolamenti, in particolare sul piano amministrativo, che non hanno consentito alle squadre di battersi tutte sullo stesso piano». Poi Cerutti ha concluso con un accenno all’importante lavoro svolto in questi anni sul settore giovanile che ora sta dando frutti importanti, con tre squadre della Junior alle finali nazionali di categoria e con un talento come Amedeo Della Valle (ancora tesserato per il club casalese), che si sta facendo strada negli Stati Uniti e il cui cammino la Junior sta seguendo con legittimo orgoglio.

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