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Cella Monte: un area panoramica sul Parco della Rimembranza

In una giornata senza sole ma con buona visibilità entriamo nel cimitero di Cella Monte per una visita al monumento ai Caduti della prima guerra mondiale. All’ingresso una grande lapide col busto in ricordo di don Giuseppe Biletta il fondatore de casalese Istiuto Contardo Ferrini da cui è nato poi il Sobrero, poco dopo sulla destra la tomba dei Francia di Celle, e dalla parte opposta quella della famiglia Cei con un cipresso. Tra le molti lapidi una ricorda Ugo Cei, scomparso nel 1953. ideatore e realizzatore dei monumenti ai Caduti di Redipuglia e Monte Grapppa. Il monumento che cerchiamo si trova al centro del camposanto con questa iscrizione commemorativa: “Ai prodi soldati morti per la Patria terrestre sia di ricompensa per quella celeste”. E’ stato costruito dalla ditta Mombelli, che aveva sede nella piazza della Stazione di Casale. La lapide con l’elenco dei nomi consumato dal tempo è forse proveniente dal municipio, dove era stata collocata poco dopo la fine della guerra, come ricorda l’articolo “Lapide in memoria dei caduti per la patria”, pubblicato sul questo giornale sabato 11 aprile 1920. “Venerdì nel pomeriggio, senza nessuna pompa né alcun discorso, veniva modestamente scoperta nella casa comunale, una bella lapide coi nomi dei soldati Cellesi caduti per la patria, opera del sig. Emanuele Mombelli di Casale. Sono venticinque i nomi. Essi testificheranno alle generazioni venture il grande contributo di dolore e di sangue, versato da nostri conterranei per la patria”. Ci spostiamo sulla sommità della collina nella regione Sardegna, per il Parco della Rimembranza con al centro il monumento e l’elenco dei Caduti. Questi i nomi: cap. Coppo Cesare (medaglia d'argento deceduto il 30 giugno 1915 in seguito alle ferite riportate sul Carso); serg. Barbero Giovanni; serg. Castagnone Camillo; cap. magg. Ceresa Giovanni; cap. magg. Marletta Pietro; sold. Accatino Primo; sold. Accornero Natale; sold. Bellero Carlo; sold. Castagnone Virgilio; sold. Ceresa Dante; sold. Ceresa Mario; sold. Coppo Camillo; sold. Coppo Edoardo; sold. Coppo Ermanno; sold. Coppo Carlo; sold. Coppo Giuseppe; sold. Coppo Luigi; sold. Deambrogio Pietro; sold. Francia Ernesto di Felice; sold. Francia Ernesto di Luigi; sold. Ganora Paolo; sold. Luparia Francesco; sold. Mai Ernesto; sold. Merlo Ernesto e sold. Sandiani Guglielmo. Il monumento guarda il viale coi cippi dei Caduti ed è ai piedi della chiesetta romanica di San Quirico, già parrocchiale del nucleo antico della comunità e più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. Una ripida scaletta ci porta davanti alla facciata barocca. Una bella idea: sul lato destro della chiesa un’ampia vetrata consente una vista delle pareti interne di cotto e pietra da cantoni. Al centro dell’abside tre piccole monofore. Intorno alla chiesa un’area panoramica per pic-nic.

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Michele Castagnone

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