Angela Luparia, una crocerossina casalese in Nepal
C’è anche una casalese tra le quattro infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana partite per il Nepal. Si tratta di Angela Luparia impegnata nell’emergenza post terremoto del 25 aprile scorso. La missione di sorella Angela è iniziata martedì 5 maggio con la partenza per Kathmandu, capitale del Nepal, insieme ad altre tre colleghe della CRI.
Le quattro crocerossine, specializzate in area critica, tra le quali anche un medico, hanno raggiunto il campo allestito e gestito dalla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, per prestare soccorso sanitario alla popolazione colpita dal recente sisma che ha devastato il Paese, causando oltre 7mila morti e più di 14mila feriti. La loro missione, della durata di almeno quattro settimane è la prima risposta della Croce Rossa all’emergenza sanitaria conseguente il sisma che ha sconvolto il Nepal.
La squadra è stata inviata per coordinare i primi flussi di aiuti internazionali guidati dal capo delle operazioni in emergenza, unitamente ad altre organizzazioni. Inoltre, volontari on line stanno sostenendo NRCS per lanciare la campagna attraverso i social media come Facebook e Twitter.
La criticità maggiore - oltre alle più di 600mila abitazioni danneggiate ed alle continue scosse di assestamento - è data anche dal fatto che i principali ospedali e le cliniche mobili sono sovraffollati. A Kathmandu purtroppo non c’è una sufficiente fornitura di materiali di base per la cura di traumi, medicinali, apparecchi ortopedici e altre attrezzature.
Angela Luparia, laureata in biotecnologie mediche e scienze infermieristiche, vanta diverse esperienze internazionali nell’ambito dell’assistenza umanitaria tra cui il servizio presso l’Emergency Room al City Hospital di Baghdad durante la missione CRI nella primavera del 2005.
Le quattro crocerossine in procinto di lasciare Kathmandu per la destinazione di impiego, impegnate negli ultimi acquisti di beni necessari alla missione, sono state coinvolte nella scossa di magnitudo 7.1 che ha colpito la città. Fortunatamente, la reazione è stata pronta ed alla prima avvisaglia, si sono immediatamente allontanate, insieme alla centinaia di persone presenti, raggiungendo una zona sicura. Raggiunto poi il Centro della Federazione Internazionale, partecipano ora ad uno staff meeting volto ad organizzare i soccorsi alla popolazione colpita da questa ulteriore tragedia.