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Fusione nucleare
Dtt, la Rete Nazionale Antinucleare bacchetta gli ambientalisti monferrini: «Perché non si fanno sentire?»
L'intervento di Massimo Greco
«Tutti parlano di nucleare pulito, ma proprio tutti eh! Non mi riferisco solo alle Istituzioni e alla stampa, ma anche le associazioni verdi e ambientaliste. Con lo specchietto dei posti di lavoro sta passando un progetto che inquinerà ancora di più la Pianura Padana. E lì in Monferrato nessuno si sta muovendo, nemmeno per capire di che cosa si tratta». Massimo Greco, insegnante di professione, pasionario antinucleare per vocazione, interviene a nome della Rete Nazionale Antinucleare sul progetto Dtt, il laboratorio di ricerca sulla fusione nucleare che potrebbe essere realizzato a Casale Monferrato.
Impegnato contro il nucleare dall’inizio degli anni ‘80 quando c’era in progetto la realizzazione di una centrale a fissione nucleare ad Avetrana (suo paese di origine), Greco sottopone alla nostra attenzione (e a quella dei monferrini) un documento che la RNA ha cercato e tradotto in italiano proprio per l’occasione: «Si tratta di una dissertazione di Daniel Jassby (già ricercatore alla Princeton University) che spiega cos’è e come funziona la fusione nucleare».
Greco tiene a sottolineare un aspetto: «Attenzione: noi non siamo grillini e non facciamo capo a nessuna fazione politica. Ci occupiamo da più di trent’anni di questa tematica. Lo studio che vi proponiamo non è campato per aria, non è una bufala e, soprattutto, non è il frutto di un blogger qualsiasi. È la riflessione di uno scienziato che ha lavorato sulla fusione nucleare e che si è sentito più libero di parlare da quando è andato in pensione».
L’appello di Greco è rivolto, soprattutto, agli ambientalisti piemontesi e monferrini: «Dove sono? Non bisogna aspettare che la questione esploda per poi rincorrerla. Il nucleare pulito non esiste, lo dicevano solo i bufalari di “Informare per resistere”. È giunto il momento di muoversi».
Profili monferrini
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