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Dopo il grande successo del primo weekend

Solidal per la Ricerca e Dairi pronti per la seconda settimana di Festa del Vino 

Ancora tre giorni per sostenere la ricerca con il “Piatto della Ricerca” e la “Bottiglia della Ricerca”

Dopo il grande successo del primo weekend si rinnova l’appuntamento - venerdì 20, sabato 21 e domenica 22 settembre – con la 63esima edizione della Festa del Vino del Monferrato Unesco in cui saranno protagonisti ancora una volta Solidal per la Ricerca e il Dairi, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione con sede all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria e all’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato. 

Ancora per tre giorni sarà quindi possibile sostenere la ricerca nel modo più semplice possibile: tra i menù delle 31 Pro Loco e i vini dei 24 produttori partecipanti si possono trovare i “Piatti della Ricerca” e le “Bottiglie della Ricerca” contrassegnate dall’apposito bollino. 

Per ognuna di queste eccellenze enogastronomiche acquistate, parte del ricavato verrà devoluto a Solidal per la Ricerca e sosterrà l’attivazione di una borsa di studio dedicata alle attività di ricerca sulle patologie ambientali e amianto – correlate all’interno della sede casalese del DAIRI. 

I “Piatti della Ricerca” e le “Bottiglie della Ricerca” sono evidenziati all’interno dei menu e della mappa riportata sulla tovaglietta e consegnata all’ingresso del Mercato Pavia proprio dai ricercatori monferrini.

Il Dairi

Grazie al Dairi, istituto nel 2020, si sono messe in campo le professionalità dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Alessandria (Aou Al) e dell’Azienda Sanitaria Locale (Asl Al), oltre ad aver consolidato l’integrazione con l’Università del Piemonte Orientale (Upo) nel campo della ricerca, dell’attività scientifica, della formazione, della didattica. 

Una delle sedi del Dairi, coordinata da Marinella Bertolotti, è ubicata nel presidio ospedaliero “Santo Spirito” di Casale Monferrato, al primo piano della palazzina storica, dove dal 2021 sono presenti professionisti che operano implementando il modello organizzativo e la metodologia della ricerca strutturati in Aou Al, con una particolare attenzione proprio alle patologie ambientali. 

Ciò che si vuole realizzare, quindi, è un percorso che metta al centro la ricerca. E perché ciò avvenga è importante che il territorio abbia la consapevolezza che in Ospedale viene svolta attività di ricerca nelle varie fasi e settori, cioè ricerca traslazionale, epidemiologica, infermieristica, manageriale, preclinica e clinica.


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Riccardo Marchese

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